Giovedì 9 Giugno – MAURIZIO CROZZA – Mandela Forum
Pierluigi Bersani come sappiamo non si è presentato alle ultime amministrative. Forse lo ha fatto con il classico “detto”, il meccanismo che traduceva nelle liste spesso di estrema opposizione il nome di un candidato russoarmeno in “Beppe”. Forse ha optato per fare lo scrutatore, civico impegno che viste le percentuali di affluenza rasenta i ritmi di un congresso di esperanto a Praga nel 1993. Sappiamo come è andata invece. Bersani ha reso il piacere fattogli da Crozza negli ultimi 5 anni, ovvero quello di rendere reale il dono della bilocazione, sogno del nostro attuale primo ministro anche se in verità quest’ultimo è troppo egocentrico per delegare a qualcuno le proprie frasi.
Maurizio Crozza/Pierluigi Bersani sarà sul palco del Mandela Forum in questo caldo giovedì di Giugno. Per la gioia degli amanti della striscia tv dove l’amore delle insegnanti di lettere precarie, Floris, presenta gli ospiti e li lascia immobili con un sorriso inebetito davanti alle pungenti battute del pelato più famoso dei salotti. Bersani/Crozza è bravo, ci piace. Sarebbe interessante vederlo questa sera ma sotto psicofarmaci, visto che non dorme e non fa dormire gli autori dalla notte delle scorse amministrative, che mica può arrivare scoperto. Ma preferiamo girovagare sui social per ridere gratis con gli autorevoli commenti giornalieri sul morto del giorno, che può essere un santo, uno che se l’è cercata, o uno che è meglio non averlo fra i piedi. Tutto questo, ovviamente, in nome della democrazia e della Costituzione, che non si sa bene bene come funzioni, ma gode della stessa immunità dell’ultimo disco di David Bowie, quello importante perché si mette al sole e vengono fuori le stelline. Pensare che io ho provato con la cassetta di “Innuendo” dei Queen e mi si è sciolta. Mah.
Venerdì 10 Giguno – DURAN DURAN – Visarno Arena
L’evento importante di Firenze di questa estate non sono i lavori su Lungarno Torrigiani. Non sono nemmeno i cantieri della tramvia, che oramai abbiamo capito che le chiusure delle strade i tecnici se le giocano al videopoker (se chiedete vi sappiamo dire anche dove e quando). Sui concerti lasciamo stare, che ci sono dei grandi nomi, vero, ma non al livello di questa band. Sarà caldo e pioverà, come oramai siamo abituati in questa città, che sembra di essere a Bombay (o Mumbai, non ho capito come si possa cambiare nome ad una città, ma sono indiani, boh). Non guardate quindi il meteo, pulite il vostro walkman, mettetevi le cuffie con la spugna arancio, un bel risvoltino ai jeans, una camicia larga (perché negli anni 80 essendo anni di benessere si pensava a quelli con la panza) e venite all’Arena del Visarno ad applaudire i paladini incontrastati del pop. I Duran Duran, la band più incartapecorita della storia della musica, che dall’alto dei suoi 37 anni di attività continua a sfornare singoli e dischi di livello. Perché è verissimo, non potete farci niente. Questi hanno il pop nel sangue e non solo il pop, forse anche altre sostanze che furono di Caniggia e Maradona (?). Sono i Duran, sono l’espressione massima del fenomeno di massa musicale dal 1970 ad oggi, e curiosamente a dirsi, sanno suonare. Non fatevi brutte idee, purtroppo pare che i signori siano degli eccelsi musicisti: è chiaro che usare uno strumento fa un po’ vecchio ora, o quantomeno chi suona molto bene raramente vuole suonare per la massa. L’evento in questione quindi non solo lo caldeggiamo, ma lo decretiamo come evento musicale dell’Estate Fiorentina. Perché del resto l’estate è sopravvalutata, la musica è sopravvalutata, e questi bolsi signori hanno fatto pezzi per tutti, sempre. Anche per Pippo Baudo a Sanremo nel 1985. Non possiamo dire no.
Sabato 11 Giugno – RINO GAETANO BAND – Piazza Verdi, San Francesco di Pelago
Chiaramente sarete al mare. Chi ha la casa comperata dai nonni sarà in Versilia, Tonfano o Cinquale. Chi quella dei genitori diciamo verso Vada o Riotorto. Chi non ha la casa prende la tenda e va al Nano Verde se è giovane, a bere i cocktails a 8 euro e addormentarsi sulle panche, o se è vecchio punta diretto ovunque ci sia un buco libero per dormire. Poco importa degli Europei di calcio, che sono come i referendum dell’Italia repubblicana o come gli onomastici per chi è nato a nord di Viterbo. Nel caso foste rimasti ancorati in una Firenze ad uso e consumo dei turisti in infradito, andiamo a segnalarvi il concerto di un’ottima cover band, che per non sbagliare si chiama RINO GAETANO BAND. Nonna della futura FRANCESCO DE GREGORI BAND e CLAUDIO BAGLIONI BAND, questa formazione che oramai suona più volte a Firenze di quanto il sindaco vada in televisione, stasera popolerà una piazza di un comune limitrofo: perfetta location per un po’ di fresco e di vino buono, visto che la Rufina non è molto distante.
E’ superfluo dire che il paradosso di questo complesso nasce dal cantante, un antesignano del riciclo. E’ lui, Marco Morandi, il figlio bruttino della famiglia. Il figlio non propriamente scarso, ma che rispecchia comunque la filosofia del padre (il vecchio dei social che un po’ ci ha frantumato i cosiddetti): un figlio d’arte su mille ce la fa. E Marco Morandi fa parte del club dei 999, assieme a Jakob Dylan, Cristiano De Andrè, Zowie Bowie che poveraccio si è anche cambiato nome, diventando Duncan Jones.
Buon ascolto.
Domenica 12 Giugno – FLORENCE WINE EVENT – Ippodromo del Visarno
Gli eventi fiorentini di questa settimana ci riservano una grande, spettacolare e pertinente sorpresa. Domenica di giugno, temperatura perfetta per una fiera vinicola dentro un ippodromo, dove apprezzare dell’ottimo barolo o delle grappe di monovitigno trentine. E’ proprio questo il colpo di genio degli organizzatori di questa “Florence Wine Event”, nome originale e singolare: riuscire nell’intento di far sudare i partecipanti senza dover necessariamente farli andare al mare senza ombrellone, tortura utilizzata anche durante il conflitto delle Falkland. Se gli europei di calcio vi annoiano, cosa probabile, se non siete al mare, cosa improbabile, un salto fatecelo, giusto per vedere svenire di caldo i sommelier. Buona settimana.