Il Prato Film Festival 2016 si è aperto ieri con il concorso “ShorTuscany” e la vittoria come miglior cortometraggio di “Ovunque Proteggi”, il documentario di Massimo Bondielli sulla strage di Viareggio, l’incidente ferroviario che la notte del 29 giugno 2009 uccise 32 persone. Un vero e proprio “grido di dolore civile”, come lo definisce il regista, tradotto in un cortometraggio recentemente premiato anche a Cannes con il Global Short Film Awards di New York.
“Ovunque proteggi documenta con coraggio la realtà – si legge nella motivazione della giuria – emozionandoci attraverso un evento che ha sconvolto una città, Viareggio, e l’Italia intera. Le immagini rimangono impresse nella memoria come ferite che forse non si rimargineranno mai. Certi film meritano di essere sostenuti, perché oltre al valore artistico hanno anche una funzione sociale molto importante”.
Alla cerimonia di premiazione, consegnati dalla presidente di giuria, l’attrice pratese Antonella Fattori, erano presenti il regista Massimo Bondielli, l’autore Luigi Martella, con i protagonisti, vittime coinvolte in prima persona o indirettamente nella strage, Marco Piagentini e Daniela Rombi.
Il premio per la migliore regia è andato invece al corto “Lettera da Madras” (Italia, 2015) di Airish Brashi, con Nino Frassica, Thakur Payel, Mimmosa Campironi. In 15 minuti si racconta il sogno dell’amore impossibile tra Rajeev, indiano, e Fadwa, araba.
La serata è proseguita con il film “Il ministro” di Giorgio Amato.