“Per il realismo grottesco, l’orchestrazione registica e la bravura tecnica con cui è stato proposto, in modo convincente, il tema – attuale come non mai – della progressiva perdita di umanità dell’individuo contemporaneo – un monito, più che una descrizione, caricato ma non retorico, lanciato attraverso la sottolineatura esasperata del nulla che avanza, o che potrebbe avanzare, dentro ciascuno di noi.”
E’ questa la motivazione con cui il Festival Inventaria 2016 ha consegnato il “Premio Inventaria 2016” allo spettacolo “La Tana” della compagnia pratese “ZiBa” composta da Lorenzo Torracchi e Laura Belli. Il festival, giunto alla sesta edizione, è stato organizzato dalla “Dovecomequando Compagnia” al teatro dell’Orologio di Roma.
“La Tana”, che vede alla regia Marco Cupellari e alla parte tecnica Chiara Nardi ed Alessandro di Fraia, è uno spettacolo che si è aggiudicato anche il Premio Incroci Teatrali 2015, una Menzione Speciale Premio Museo Cervi 2015, il Premio Docenti Giovani Realtà del Teatro 2014, Menzione Speciale Anna Pancirolli , ed è stato rappresentato più volte nelle principali città italiane (Milano, Roma, Torino, Venezia, Udine ecc..), ma non ancora a Prato.
La compagnia nasce nel 2012, fondata da Lorenzo Torracchi e Laura Belli, entrambi diplomati alla Scuola di Teatro Fisico Dimitri a Verscio, in Svizzera italiana, e inizia la sua attività nell’ambito del teatro di strada. Nel 2013 si trasferiscono a Prato e tra il 2013 e il 2014 prima Lorenzo e poi Laura entrano nella gestione del Centro Culturale La Gualchiera di Montemurlo. Nel 2014 prende vita la prima produzione della compagnia: “La Tana”.
Attualmente la Compagnia ZiBa è impegnata nella nuova creazione “E’ la pioggia che va” che debutterà al Teatro Magnolfi ad ottobre 2016 ed è co-prodotta dal Teatro Metastasio di Prato e dalla Fondazione Toscana Spettacolo, la compagnia è infatti tra le tre formazioni toscane selezionate per il progetto Cantiere Futuro, rivolto a compagnie teatrali toscane emergenti under 35.
“E’ la pioggia che va” sarà lo spettacolo frutto del progetto “What Do You Believe In?” che la compagnia porta avanti dal dall’ottobre 2015 un progetto che si interroga e interroga direttamente la società civile, tramite interviste e chiacchierate informali, sul sistema di valori condiviso, sulla possibilità creativa che la crisi ci offre di ripensare le basi del nostro vivere, del nostro essere comunità.
La compagnia “ZiBa” promuove un teatro che trova il proprio centro nel lavoro sull’espressione corporea e sull’improvvisazione come metodo creativo nel tentativo di proporre un teatro di artigianato raffinato, umile e, a suo modo, urgente.