Nella mia ricerca di locali da aperitivo cattura la mia attenzione un posto relativamente nuovo in cui ancora non sono mai stata: “Le Garage Bistrot”, in piazza San Domenico. Trovo un evento su Facebook che si chiama Finger Food ‘n’ Jazz, si tratta di un aperitivo con musica dal vivo e viene fatto ogni mercoledì al prezzo di 15 euro. E’ decisamente più caro del solito ma mi incuriosisce, del resto sembra fatto apposta per questa rubrica. Prenoto e mi presento con i miei accompagnatori alle 20, l’orario indicato, ma scopro che non iniziano prima delle 20,30 e mi spiegano che la clientela si è uniformata su quell’orario. Entrando noto i musicisti già posizionati – contrabbasso e tastiera – che ci accolgono con il loro jazz e proseguiranno per tutta la nostra permanenza.
Il posto è contenuto e accogliente, dagli arredi sembra un’officina chic, i tavoli – circa una trentina di posti – sono quasi tutti prenotati ma noi siamo i primi. Ci spiegano che il menù di stasera
è principalmente a base di pesce, non c’è buffet ma delle portate. Ci sediamo e ordiniamo del vino bianco, ci consigliano un Sauvignon fuori dalla carta, mentre ci portano un prosecco di apertura. Il suono del contrabbasso accompagna l’attesa con le sue vibrazioni calde e profonde, mi distrae dai morsi della fame. Il locale si riempie – fate presto, penso – e quando siamo al completo si comincia. Signore e signori, inizia lo spettacolo. Mi sono segnata tutti i capolavori che sono stati serviti, poesia pura. Sembrava di essere finiti dentro Soul Kitchen per chi conosce il film.
Piatti raffinati spiegati nella maniera in cui cominci a degustarli ancora prima di assaggiare il primo boccone. Questo è veramente un laboratorio del gusto. Ci spiegano che utilizzano ingredienti a chilometro zero e che quindi cambiano il menù praticamente ogni giorno in base alle disponibilità. Ecco cosa riserva la nostra serata: patè di fegatini con marmellata di cipolle di Tropea, arancia e ginger, insalata di finocchi e arancia, tortino di salmone, passato di verdure bio di Casalguidi, sformatino di piselli e arrosticino di calamari. Tutto in versione finger food, con micro-forchette per mangiare nelle micro-ciotole e coppette. A chiudere una crema di yogurt con base di biscotti tritati alla maniera di un cheese cake, con una virgola di marmellata sopra. Chiusura del servizio ore 23 circa.
Sì, decisamente tardi per chiamarlo aperitivo, o “apericena” come si legge all’ingresso. Abbiamo pagato 20 euro a testa e mi domando se è per aver preso una bottiglia di vino invece di singoli drink. E’ un posto che consiglio vivamente di provare, per la qualità e per la passione che traspare dal personale e che si riflette in tutto. Tra i punti di forza – per cui non ho problemi a pagare un prezzo un po’ più alto – per me c’è anche la musica dal vivo. Gli unici due appunti riguardano il tipo di evento del mercoledì, che non si può considerare certamente un aperitivo sia per l’orario di inizio che di chiusura, e forse il prezzo non è molto chiaro, tuttavia per le portate di un pasto qualunque le cifre che leggo sulla carta sono in linea con la media. Quando lasciamo il locale ci diciamo che torneremo di sicuro, magari per una cena.