Giovedì 19 Maggio – Bitch Boxer – Arena Puglistica “Amici Miei”
Siamo orfani del campionato di calcio. Siamo orfani anche dell’Europa League, dove i soliti spagnoli hanno fatto la voce grossa. Siamo fortunatamente orfani anche delle corse podistiche, che a Firenze si corrono ogni festivo, casualmente: la prossima pare che seguirà i tracciati delle linee tramviarie in costruzione, per la gioia dei residenti, che si ritrovano anche gli ex vigilini a fare le multe ad ore alterne. Aspettiamo le inutili Olimpiadi, o gli ancora più inutili campionati europei di calcio. Nel frattempo arriva però a Firenze lo spettacolo teatrale “Bitch Boxer”: per la gioia di chi alle cene ti guarda, facendoti capire che anche lui segue lo sport, ma mica il calcio che è da beceri. Un palcoscenico importante, ricavato dentro il Mandela Forum ed intitolato ai quattro re di Firenze denominati “Amici Miei”, trasformato per stanotte in un ring. Un ring dove una donna, nella fattispecie l’apprezzata attrice Carolina Pezzini, riuscirà a trasformare l’arte nobile della box in un canovaccio narrativo di vita.
Perfetto, apprezzabile, intelligente e sicuramente interessante. Resta da capire come coinvolgere il pubblico: quelli del teatro intelligente pensano che lo sport sia solo un esercizio fisico, e figuriamoci la boxe che in pratica pare una scazzottata fra macachi. Quelli dello sport, la boxe, pensano che si tratti di uno spettacolo a sfondo erotico, tipo le lottatrici nel fango. Insomma, un gran casino. Ma signori, è giovedì, andate ed apprezzate, che al limite vi resta un panino davanti al Mandela, dalla Piera. Che li prova a non pagare una Becks, altro che “Bich Boxer”.
Venerdì 20 Maggio – Elio e le Storie Tese – Mandela Forum
Si potrebbe scrivere un trattato su questi signori. Perché in effetti, va detto, come loro nessuno mai. Sono anziani? Ok, lo sappiamo, ma quando mai sono stati giovani. Sono barocchi, ripetitivi? Si, ma “ce piace così”. Fatto sta che Elio e le Storie Tese rappresentano un punto di riferimento per almeno due generazioni maschili. Hanno scritto e scrivono ancora quello che sentono. Essenzialmente minchiate. L’alchimia stranissima e impastata dei milanesi con il senso dell’umorismo triste, è stato il contraltare al pavoneggiarsi gaberiano e jannacciano nella canzone popolare, che loro hanno spesso sbeffeggiato. Una band di laureati meneghini, dopati della musica e della sua realizzazione, si è mischiata con lo spirito idiota di Gino e Michele. Ed oggi questi signori si celebrano a Firenze. Nell’ultimo tour che li vede insieme a Sergio Conforti, una delle persone e dei musicisti più alti e geniali che il nostro stivale abbia avuto. Mal tollerare questa band, talvolta tronfia e autoreferenziale è possibile , se ipervaluta il rock come musica. Se diamo una sfaccettatura seriosa ad un genere di intrattenimento, tale che è blasfemia prenderlo in giro. Anche solo per attitudine. La generazione degli anni novanta ci è cresciuta, e li ringrazia. Nonostante siamo sicuri che se esternassimo questa gratitudine a questa band, la reazione sarebbe potente e felice come un Enrico Letta vincitore della lotteria di Capodanno.
Sabato 21 Maggio – Ebi in concerto – Obihall
E’ il 21 Maggio. Dovrebbe iniziare ad essere caldo. Dovremmo iniziare ad andare al mare, o quantomeno a cenare fuori e parlare delle prossime vacanze, che tanto molti a discapito della crisi le hanno già fissate con i voli low cost da Pisa. E’ il 21 Maggio e Firenze, come massimo evento in questo sabato, ci propone un live di un signor personaggio all’Obihall. E meno male che sono anni che non è più Teatro Tenda, altrimenti ci ritrovavamo come al concerto dei Kyuss in un maggio a metà degli anni novanta, dove dal caldo la condensa ci faceva piovere addosso, e non fu una cosa molto carina. L’Obihall stavolta lascia stare il rock e ospita un grande artista persiano, il cui nome spesso viene scambiato con quello di un benzinaio o di una multinazionale che opera nel settore della finanza: Ebi. Grande. Grandissimo. Il Claudio Baglioni iraniano, che nel suo repertorio racchiude tutto quello che è stata questa splendida terra, rivoluzioni e libertà. Cultura e profonda spiritualità. Il numero uno del medio oriente. Solo per questo è un concerto imperdibile. Pagare il biglietto per vedere chi sono gli avventori convinti. C’è tutto un mondo dietro, e noi scemi a domandarci se gli Audio 2 fossero realmente due disoccupati di Torre Annunziata che durante una seduta spiritica abbiano beccato l’anima di Lucio Battisti, il quale, distrutto da Pasquale Panella, abbia ispirato loro il testo di “Sono le venti”.
Domenica 22 Maggio – Cortili e giardini aperti – Location varie, Firenze.
Non si fa più tardi al sabato sera, che i locali sono chiusi. Qualcuno inizia ad andare al mare, maledetto mare fatto di autovelox e di sabbia che gonfia le gazzette dello sport. Al massimo si va a cena fuori e poi si fa “una giratina”, locuzione verbale che ci consente di esser presi in giro in metà stivale. Ci si alza presto, che è domenica, e che domenica. Una domenica bestiale, perché l’Associazione Dimore Storiche Italiane fa sì che decine di giardini, ville e dimore vengano aperte al pubblico. Buona cosa, interessante. Ci ricorda un po’ quando il principe concedeva l’onore al popolo di banchettare per il matrimonio della figlia, o quando per il 4 Novembre si aprivano le caserme e noi bambini potevamo salire su un carro armato. Una sorta di sagra dell’agente immobiliare. Almeno cinquanta anni fa sarebbero stati più onesti, ed avrebbero scritto “Andate a vedere le case dei ricchi”. Ma ora non si può, che non ci sono più né ricchi né poveri, compreso Franco Gatti. Perdonateci l’infausta battuta. Buon weekend.