C’è una zona in centro a Prato che da qualche anno è diventata fulcro della movida preserale e notturna pratese, ed è via Garibaldi. E c’è un piccolo bar che con il tempo si è costruito una propria identità, differenziandosi da quella un po’ più costruita e studiata di molti locali nei dintorni. E’ il Caffè Zero, meglio conosciuto come il bar di Pino. Rinnovato nel 2015 non è niente di più che un bar, arredato con gusto, con un piccolo e accogliente angolo salotto quando si entra e un bancone che ha giusto lo spazio per un paio di caffè.
Da pratese devo ammettere che ci sono stata molte volte il che mi ha permesso di comprendere come mai sia così frequentato soprattutto nell’ora dell’aperitivo. Quello che offre da mangiare non è così rilevante, anzi piuttosto scarno: qualche tartina, noccioline e sacchetti di patatine in buste di carta un po’ vintage, ma sarà che Pino viene di persona a portarti una di queste buste se hai in pugno il tuo drink e ti sei catapultata fuori senza niente da sgranocchiare, o che tutto il personale è estremamente gentile e alla mano, sarà che a volte c’è voglia di semplicità e di qualcosa di poco impegnativo, ma devo ammettere che è un piacere fare una sosta in questo angolo delizioso.
Ho scoperto che è il ritrovo di molti dei commessi della zona, che staccano da lavoro e vengono a prendere qualcosa da bere, dalle 20 infatti sarà difficile trovare posto a sedere. Un passaggio veloce, poi c’è la cena ognuno nelle proprie case, non c’è bisogno di mangiare molto, basta il tempo di riprendersi per fermare la corsa di ogni giornata. Si accenna a qualcosa che riguarda il lavoro, si fa un sospiro, e poi ci si comincia a rilassare e parlare d’altro. Fondamentalmente si saluta tutti quelli che passano visto che è una zona molto frequentata a qualunque ora. Mezz’ora o un’ora per respirare.
Ordini uno Spritz, un vino bianco, qualunque cosa, e viene fatto con cura e servito col sorriso. E’ il classico posto dove il personale ti conosce per nome ma non diventa invadente. Sinceramente in un locale è questo a conquistarmi, più del cocktail perfetto. In sottofondo una rassicurante playlist con un misto di canzoni di tutti i tipi, con predominanza degli anni ’90, poi ad un certo punto parte “Dust in the wind” dei Kansas e qualcuno si emoziona e comincia a cantarla perché è troppo bella.
Prato non è una metropoli e a volte ti senti nel vortice dei soliti giri e dei soliti posti giusti per fare un aperitivo che puntualmente diventa una cena, quindi difendo il Caffè Zero come il mio diritto alla tranquillità di non avere per una volta nessuna pretesa se non quella della gentilezza e della semplicità. Un posto dove non si corre, dove se devi stare fuori perché il posto è piccolo non è un problema perché sei di passaggio e ne approfitti per scambiare due chiacchiere con chi incontri.
Non è un posto adatto a tutte le occasioni, forse un primo appuntamento necessita di più privacy, per esempio, ma c’è sempre l’opzione di poter bere qualcosa prima di andare a cena, o invitare qualcuno per un caffè del tutto senza impegno. Un posto come questo ti riporta alla dimensione reale della tua città, dove la gente si riveste pure per andare a fare la spesa e va bene, siamo fatti così, ma certi luoghi ti ricordano quello che conta prima di tutto e ti tirano fuori un sorriso che è meglio di qualunque articolo di tendenza.