2000 – Le opere di Quinto Martini che la famiglia dell’artista ha donato al Comune di Carmignano. Un patrimonio che la prossima giunta dovrà valorizzare a dovere.
300 – Le persone coinvolte nel progetto “Arca di Noè” tra musicisti, attori e cantanti. Uno spettacolo che mette insieme per la prima volta, ed è una bella novità, due importanti realtà cittadine come la Camerata Strumentale e il Metastasio.
169 – I giorni che mancano al “Grand Opening” del nuovo centro Pecci, di cui si è vista almeno una mappa concettuale, oltre all’abbattimento programmato della passerella pedonale di Gamberini.
124 – I giorni che mancano al primo settembre, giorno del gran concerto finale della Prato Estate, di cui ancora non si sa nulla, e alla vigilia del Settembre, di cui si conosce almeno un nome: il balcanoso Goran Bregovic.
112 – Da chiamare indistintamente per l’intervento delle forze dell’ordine, Carabinieri o Polizia che siano. Era ora.
38 – Su 42, le aziende cinesi irregolari trovate a Prato in tre settimane di controlli intensivi. 34 sono state chiuse, 136 su 231 i lavoratori irregolari trovati all’interno delle aziende controllate. Insomma, c’è ancora tanto da fare nonostante se ne parli meno.
26 – Gli anni di Rondello, il “capopattuglia” equino della Polizia che insieme a Cornelio (6 anni) ci terrà compagnia sulla pista ciclabile lungo il Bisenzio. Facendo fuggire ogni sorta di malintenzionati e dando un tocco da grande città al panorama visibile dal ponte Datini.
18 – Come gli anni del marocchino diventato protagonista della cronaca delle ultime settimane. Diciott’anni e una sequenza infinita di aggressioni e furti, per strada e all’ospedale, dove tra urla e minacce chiede soprattutto psicofarmaci. Diciott’anni, salvato per un pelo dall’incendio di una casa sfitta dove dormiva tra i rifiuti. Non lo arrestano e le notifiche di espulsione non servono a niente. Alla fine le sue imprese finiranno per smettere i panni della delinquenza per vestire quelli ben più nitidi della disperazione, a Prato nel 2016. A chi spetta farsi carico della situazione e risolverla prima che degeneri?
12 – I mesi necessari a riportare la normalità a Prato sul fronte sicurezza. Lo ha dichiarato il sindaco Biffoni sulle pagine della Nazione di sabato 30 aprile.
8 – Come i mesi che mancano a gennaio 2017, quando andranno in prescrizione i reati per i quali sono a processo cinque poliziotti accusati di aver favorito il rilascio di permessi di soggiorno in cambio di soldi e regali. Una corsa contro il tempo come ne è piena la storia giuridica italiana.
5 – Le stampanti 3D che arriveranno nelle scuole pratesi. C’è un sacco di gente che si chiede a cosa servano e altrettanta che gioisce perché Prato è all’avanguardia. Però forse è bene rendersi conto che si tratta solo di un microscopico passo dentro il 21° secolo.
2 – I cadaveri trovati dai vigili del Fuoco lunedì scorso a Poggio a Caiano. Una storia dall’impatto emotivo devastante, e come sempre la politica ha perso un’occasione per stare zitta.