“Migrazioni” è il titolo della grande mostra personale che la Strozzina di Palazzo Strozzi dedica a Liu Xiaodong, uno dei più importanti artisti cinesi contemporanei. Aperta ieri, venerdì 22 aprile, è una mostra che si lega a doppio filo con Prato e per più di un motivo.

Il primo e più importante riguarda “il particolare interesse dell’artista per la comunità cinese di Prato”, come si legge nella presentazione. L’ampia selezione di dipinti, disegni e fotografie di “Migrazioni” è stata infatti realizzata durante la residenza artistica che Liu Xiaodong ha tenuto in Toscana nei mesi scorsi, tra Prato, Firenze e le colline senesi. Con un obiettivo preciso: creare, spiegano dalla Strozzina, “l’occasione per una riflessione sulla migrazione dei popoli e il loro rapporto con nuovi territori e ambienti fisici, geografici e culturali, in riferimento anche ai fatti recenti di crisi ai confini dell’Europa, che lo stesso Xiaodong ha visitato a Bodrum in Turchia e a Kos in Grecia”.

migrations-1Il secondo riguarda la presenza di Prato nella mostra, e non solo nelle opere esposte, che in linea con lo stile di Liu Xiaodong ritraggono soprattutto scene di vita quotidiana. A fianco delle sue opere infatti, in una sala dal titolo emblematico come “Prato, Wenzhou: destini incrociati“, sono esposte alcune fotografie dei pratesi Mirko Lisella, Sara Iacopini e Fabio Panerai, cui si aggiunge una cartografia del Macrolotto Zero realizzata da Massimo Tofanelli. Il catalogo della mostra è stato invece scritto dal giornalista Giorgio Bernardini, col contributo dell’antropologa Sara Iacopini.

La mostra conta quasi duecento opere e rimarrà visitabile (biglietto 5 euro) fino al 19 giugno. Tutte le info.
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Foto: Strozzina fanpage