Crescono le risorse per “Toscanaincontemporanea2016”, come già erano cresciute per musei e biblioteche. La Regione conferma anche quest’anno il bando che selezionerà i migliori progetti per valorizzare i giovani artisti under35 – non importa se italiani o stranieri, basta che lavorino in Toscana – e per promuovere la formazione degli studenti delle scuole toscane, oltreché ampliare il pubblico che si avvicina al mondo dell’arte contemporanea. Erano 400 mila euro le risorse messe a disposizione per lo scorso bando, le cui attività si sono realizzate nel 2015; saranno 500 mila nel 2016 e potranno partecipare sia soggetti pubblici che privati senza scopo di lucro.
“Con questo bando vogliamo favorire i talenti emergenti e incentivare nuove opportunità di crescita culturale e professionale” dice Barni. Spazio a tutti, ma anche specifici percorsi di formazione e didattica sui linguaggi innovativi delle arti visive per ampliare il pubblico giovane ed avvicinarlo all’arte contemporanea.
La Regione di fatto finanzierà con il bando fino alla metà delle spese sostenute per i singoli progetti che saranno ritenuti meritevoli. Ad esaminarli ci penserà una commissione di esperti e tutte le iniziative, per assere ammesse, dovranno concludersi entro la fine dell’anno.
Sono previste due distinte linee di intervento. La prima riguarda la qualificazione di quei centri, istituzioni e luoghi della cultura dove la Regione ha già investito nelle strutture, dove sono stati costituiti importanti archivi di artisti e dove esistono centri di ricerca scientifica, dove si sono tenuti cantieri d’arte guidati da indiscussi maestri delle tradizione artistica, dove si svolgono eventi di livello nazionale e internazionale. Ne potranno beneficiare anche le accademie e le istituzioni che hanno svolto il loro lavoro di promozione e educazione. E’ il segmento pensato per i progetti più strategici e di respiro internazionale. La seconda linea di intervento è rivolta invece alla qualificazione dei sistemi territoriali, a beneficio di chi saprò creare reti sui territori in grado di valorizzarne la vocazione artistica, culturale, produttiva ma anche turistica, attraverso ad esempio residenze d’artista, workshop, laboratori, attività espositive e seminariali o iniziative simili. Le reti dovranno essere in questo caso costituite da almeno tre partner.