Sì i romanzi sociali famosissimi, Oliver Twist, David Copperfield o il Circolo Pickwick. Sì la levatura del letterato, dell’uomo colto, del moralizzatore inglese. Tutto molto giusto ma parzialissimo. Dickens danzava coi fantasmi, probabilmente è stato uno dei più grandi scrittori di racconti di fantasmi, personalmente secondo solo a Montague Rhodes James (se non sapete chi sia questo signore, rimediate SUBITO).
Giorgio Manganelli ha scritto:
«Vi sono momenti in cui si ha l’orribile dubbio che Dickens sia uno scrittore buono. In realtà Dickens è uno scrittore nero che soffre di allucinazioni sentimentali» E qui ci si sente di dargli proprio ragione, ecco.
Purtroppo il volume edito nel 1989 da Theoria è fuori catalogo, se lo trovate su una bancarella prendetelo a qualsiasi cifra. In compenso penso possiate trovare un’edizione di Einaudi dal gran bel titolo “Da leggersi all’imbrunire“.
Qui si sostiene che il suo miglior racconto di fantasmi sia “Il segnalatore” (The Signal Man – se conoscete l’inglese qui potete leggerlo on line. E qui si sostiene anche che sia tra i migliori racconti di fantasmi di sempre.
Ora scusatemi ma il fantasma di Ebenezer Scrooge vuole tirarmi la barba. Senti Ebenezer, se Canto di Natale l’hanno messo nelle Opere Morali che colpa ho io? E poi tra tutti i racconti di fantasmi di Dickens è tra i più scarsi, dai…