Novantadue ritratti monumentali  e interattivi di vittime di mafia e di mafiosi. Si chiama “La mafia siamo noi”, l’opera dell’artista Gerardo Paoletti che verrà ospitata al museo del Tessuto dal 21 marzo al primo maggio. Dopo Firenze e Pistoia,  “La mafia siamo noi” arriva anche a Prato per immergere i visitatori in un viaggio denso di significati e far ascoltare le voci di alcuni dei protagonisti di una striscia di sangue che ha segnato l’Italia degli ultimi decenni.

I protagonisti della mostra curata da Claudio Giorgetti sono mafiosi e vittime di mafia, disposti in ordine cronologico, dal 1977, anno del primo omicidio, alla strage dei Georgofili (1993). Ogni ritratto porta in dote un audio, breve o di media lunghezza, mentre i ritratti dei mafiosi sono realizzati in rilievo e sembrano fuoriuscire dalla parete.

L’installazione, promossa dalla Regione Toscana con il contributo del Comune di Prato e organizzata da Vitarte e CSRE in collaborazione con Fondazione Caponnetto, Libera e Unicoop Firenze, fa parte di un progetto più grande che Paoletti ha chiamato “Memorie di Mafia”. La mostra sarà aperta dal martedì al sabato dalle 16 alle 19. Ingresso gratuito.

InvitoLaMafianoi