La mia ragazza pratese ha vissuto un’amore platonico per un regista di documentari polacco. Il tizio era venuto ospite al Festival dei Popoli di Firenze con un film che tra le righe parlava di noi due. Il film in verità parlava della moglie del regista insegnante di lingua, e del regista.
Tutto uguale a me e alla mia ragazza, solo che io scrivo.
Poi lei ha spedito una lettera molto bella al polacco e lui le ha risposto e la cosa è andata un pezzo avanti finché un giorno non è tornata a casa con un pacchetto dalla Polonia e tutti i DVD del regista. Era letteralmente radiosa. Abbiamo deciso di organizzare un cineforum a Prato perché tutti sapessero.
Va bene, ho detto io, facciamo questa cosa.
La sera della proiezione lei era così nervosa che pensavo ci saremmo lasciati. Il proiettore, io le avevo detto che si faceva troppi problemi mentre in verità la tecnologia era una cosa semplice, il proiettore ovviamente non si collegava al PC. Il PC si spegneva. Le persone iniziavano ad arrivare e tutto era perduto. Per fortuna c’era il nostro coinquilino Flavio che ha risolto tutti i problemi, come sempre succede in una coppia. Terzi. Che risolvono i problemi tecnici o finiscono per affossar le cose, siano essi registi che non sono più platonici e polacchi ma cominciano a scrivere alla tua ragazza un po’ troppo spesso.
Forse, mi ha detto lei, ci saremo anche noi nel prossimo film del regista polacco.
Speriamo di no, ho pensato io.