Il distretto tessile di Prato è sempre più verde. Venti aziende del distretto hanno infatti sottoscritto nei giorni scorsi a Milano l’impegno “Detox” di Greenpeace, “lo standard più elevato per una produzione senza sostanze chimiche nel settore moda”, si legge sul sito del movimento. “Per la prima volta lo standard Detox viene adottato collettivamente da intere filiere produttive – si legge nella nota stampa di Greenpeace – segno inequivocabile del fatto che una produzione senza l’uso di sostanze tossiche è possibile e alla portata anche di piccole realtà industriali come quelle pratesi”.
Cos’è la campagna Detox
Greenpeace ha lanciato nel 2012 una campagna di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai grandi marchi di abbigliamento per impegnarli nel produrre e nel commercializzare una moda più pulita, che non inquini il pianeta, ripulendo le proprie filiere da sostanze tossiche e pericolose entro il 2020 e chiedendo ai loro fornitori di rendere pubblici, su una piattaforma online indipendente, i dati relativi allo scarico di inquinanti dalle loro strutture nell’ottica della massima trasparenza.
La campagna venne lanciata (guarda il video) concentrandosi proprio sugli scarichi pericolosi rilasciati nei principali fiumi cinesi dalle aziende tessili che riforniscono grandi brand internazionali della moda. Dopo due anni, nel 2014, “Detox” ha registrato l’impegno concreto di 35 gruppi della moda e dell’abbigliamento che rappresentano più di 100 marchi, che da soli costituiscono il 15 per cento della produzione tessile mondiale in termini di fatturato. Tra gli aderenti alla campagna ci sono grandi marchi come Valentino, Adidas, H&M e Burberry e importanti gruppi italiani come Miroglio e Inditex, cui le venti aziende pratesi si sono accodate nei giorni scorsi. Altre info.
Detox Prato
Le venti aziende, associate Confindustria, che hanno aderito a Detox sono tra le più importanti aziende tessili di Prato e sono, in ordine alfabetico: A.Chi.Mo. Srl, Cromos Srl, Daykem Srl, F.lli Ciampolini & Co Spa, Filati Be.Mi.Va., Filati Biagioli Modesto Spa, Filatura Papi Fabio Spa, Furpile Idea Spa, Ilaria Manifattura Lane Spa, Industria Italiana Filati Spa, Jersey Mode Spa, Lanificio Bellucci Spa, Lanificio Dell’Olivo spa, Marini Industrie Spa, Progetto Lana Srl, Tintoria Biagioli Modesto Srl, Tintoria Alessandrini Srl, Tintoria Cometa Srl, Tintoria Fiordiluce Srl.
“Per la nostra associazione e le aziende di Prato è importante mostrare al mondo che siamo impegnati fisicamente e finanziariamente a mettere in pratica le richieste della campagna Detox – ha dichiarato poco dopo la firma Andrea Cavicchi, presidente di Confindustria Toscana Nord e boss di Furpile Idea. “Nei mesi a seguire continueremo a eliminare le sostanze tossiche e a rendere più ecologica la filiera produttiva che è fiera di rifornire i più grandi marchi globali secondo gli standard più elevati del settore tessile”.
“Le aziende pratesi hanno già rinunciato all’utilizzo di numerosi gruppi di sostanze chimiche come richiesto dalla campagna Detox – si legge in una nota di Greenpeace – Per esempio, molti gruppi di sostanze nocive come i ritardanti di fiamma bromurati e clorurati, composti organostannici e ammine associate a coloranti azoici, dannosi per il sistema riproduttivo e causa di tumori, sono già stati eliminati. Come richiesto da ogni impegno Detox, le aziende hanno pubblicato una chiara e ambiziosa lista di sostanze da eliminare completamente entro il 2020, fissando delle tappe intermedie per l’eliminazione di alcuni gruppi di sostanze. Ad esempio i PFC, i composti poli- e per- fluorurati utilizzati abitualmente nella produzione di abbigliamento e equipaggiamento outdoor, non saranno più utilizzati dall’estate 2016″.
La campagna “Detox” sottoscritta dalle venti aziende pratesi permetterà di liberare di sostanze tossiche un volume impressionante di tonnellate di materie prime e di tessuti. Ecco il dettaglio.
Nel 2016 Confindustria Toscana Nord – si legge infine nella nota – ha in programma di rinforzare il suo impegno verso un’industria della moda libera da sostanze tossiche, con l’intento di sviluppare e fornire nuovi strumenti di supporto per l’adozione di Detox, creando un protocollo di auditing esterno, registrando i progressi, pubblicando casi studio e garantendo la pubblicazione dei risultati delle analisi chimiche.