Fa una certa impressione scandire “quattrocentoquarantesima” edizione. E’ un numero che affonda le proprie radici così lontano nel tempo da lasciare un attimo interdetti. Le affonda fino alla terribile carestia che colpì Vernio (Prato) nel 1512, in seguito all’invasione spagnola della Toscana e al Sacco di Prato, e poi si arrotolano su fino ai giorni nostri grazie alla Società della Miseria e al suo impegno nel celebrare anno dopo anno i Conti Bardi, cui si deve il salvataggio della popolazione locale dalla carestia a colpi di polenta dolce, aringhe e baccalà.
Questa è la “Festa della polenta dolce” di Vernio, una delle rievocazioni storiche più antiche della Toscana che ogni anno viene celebrata la prima domenica di Quaresima. Domani, 14 febbraio, Vernio offrirà quindi una giornata ricca di appuntamenti con la storia e l’enogastronomia.
“Il corteo in costume storico sfila con moltissimi figuranti per le vie del paese a partire dalle 10 del mattino – si legge nella nota – mentre nel corso della giornata si esibiscono altri gruppi storici provenienti da tutta la Toscana. Per onorare la memoria storica saranno preparati come ogni anno numerosi pentoloni (detti paioli) di polenta di farina di castagne che sarà distribuita ai partecipanti. Oltre alla polenta dolce saranno allestiti per tutta la giornata in piazza del Comune stand gastronomici con necci, castagnaccio e frittelle dolci. Per tutto il paese ci saranno inoltre mercatini, bancarelle con prodotti tipici, d’artigianato locale e banchi degli antichi mestieri”.
Il programma
Ore 9 ritrovo dei gruppi storici e delle autorità in via Camaldoli (Mercatale) e Le Piana.
Ore 9,30 partenza del Corteggio storico verso San Quirico di Vernio.
Ore 11,30 lettura della storica pergamena.
Ore 12 saluto del sindaco di Vernio Giovanni Morganti e del presidente della società della Miseria Piero Sarti.
Ore 12,30 distribuzione di polenta dolce, aringhe e baccalà secondo la tradizione.
Dalle 14,30 distribuzione dall’apposito stand di polenta dolce, aringhe e baccalà.