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Marta Gelsumini e Bianca Papi, già restauratrici di opere d’arte e mamme, hanno deciso di diventare anche due imprenditrici. Domani, sabato 13 febbraio, dalle 18, inaugureranno in via San Paolo 269, infatti, la loro nuova creatura: lo Spazio MABI, un laboratorio di restauro che però si aprirà al mondo dell’arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla scultura, dalla musica alla danza. Si tratta di un vecchio magazzino rimesso a nuovo con fatica, passione ed estro dalle due artiste, che realizzeranno corsi e collaborazioni con professionisti dei vari settori. Il tutto con un particolare occhio di riguardo per i bambini. A loro saranno dedicati laboratori speciali, molto pratici, che mireranno a stimolarne l’innata creatività.

Chiaramente senza perdere di vista la loro principale mission, il restauro appunto, tanto che sono appena entrati a far parte del prestigioso gruppo di Restauratori di Borgo al Cornio, un’associazione dedita alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico.

Ma chi sono queste due professioniste? Marta Gelsumini ha collaborato a restauri molto importanti: il Polittico di Andrea di Giusto del Museo Civico di Prato, il ciclo di affreschi dell’oratorio della Compagni del Corpus Domini e le oepre della chiesa di San Giovanni alla Rocca di Montemurlo, ma la sua passione più smodata è quella per i dipinti e le creazioni in legno. “Sì perché in questo tipo di opera – spiega – è la materia a diventare protagonista con i suoi giochi di luci e ombre alternate ai colori tenui dei pastelli a cera”. Marta ha anche ricevuto alcuni premi per la sua bravura. Ha vinto il primo premio al concorso di pittura estemporaneo dedicato a Tosco Andreini e ha partecipato a fiere, mostre collettive e mercati dedicati all’artigianato artistico. “I miei soggetti preferiti? Il mondo allegorico e onirico legali al mondo della fiaba”.

I dipinti su tela, tavola e scultura lignea sono invece la specialità di Bianca Papi che ha iniziato nel 99 la sua carriera restaurando il Polittico di Prato di Giovanni da Milano, lavorando nell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Quindi ha lavorato al restauro di opere uniche quali la Natività di Taddeo di Bartolo, della Sant’Anna con la Madonna di Giovanni Stradano, quindi ha operato sui dipinti di Jacopo da Empoli, Galileo Chini, Pandolo Reschi e ha operato nel cantiere dei Nuovi Grandi Uffici, in Palazzo Strozzi Sacrati – nuova sede della Regione – e alla campagna di saggi eseguiti sulla facciata della Reggia di Caterina a San Pietroburgo in Russia. “Sono anche un’appassionata di fotografia, da sempre – spiega Bianca – e alcuni dei migliori scatti li ho stampati su vari materiali che poi ho usato creando accessori moda particolari e unici”.