La ventiduesima edizione di “Libri d’Italia” sbarca al teatro Cicognini, dove nei prossimi mesi si terranno sette interessanti appuntamenti (gratuiti) con altrettanti scrittori italiani: da Gianluigi Nuzzi a Federico Maria Sardelli, da Marco Malvaldi a Pietrangelo Buttafuoco passando per Stefano Rodotà e Dacia Maraini.
La rassegna è curata da Stefano Coppini e promossa dal Comune di Prato insieme a Kiwanis Club Prato e tratterà i temi più disparati: “Un bel programma che pone l’accento sui diritti, su quelli delle donne e delle coppie – spiega infatti Coppini – C’è spazio poi per temi che oggi appassionano molto, cioè quelli sugli scandali, in quanto assecondano un desiderio di chiarezza. Non mancano, inoltre, i romanzi in senso stretto: saranno ben tre gli incontri di narrativa classica”.
Il programma completo
Mercoledì 17 febbraio – Gianluigi Nuzzi – ore 21,15
Nuzzi presenta il suo libro-inchiesta “Via Crucis”, pubblicato da Chiarelettere, dove racconta la lotta che Papa Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la chiesa. “Non era mai successo che un giornalista potesse ascoltare la registrazione di diversi incontri riservati tra i vertici del Vaticano e il papa – si legge nella nota – Ecco Francesco, nominato da poco più di tre mesi, mentre sferra un attacco contro la nomenclatura da anni a capo delle finanze della Santa Sede. Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire perché Benedetto XVI si è dimesso. Una guerra, qui ricostruita come in un giallo. In gioco è il futuro della chiesa e la sua credibilità nel mondo”.
Sabato 5 marzo – Giulia Bongiorno – ore 17
L’autrice presenterà “Le donne corrono da sole”, edito da Rizzoli. “Com’è possibile che domande come “Dove sono finiti i miei calzini” siano rivolte sempre alle donne? – spiega la nota – Le donne continuano a fare quello che facevano cinquant’anni fa, magari con il cellulare in mano. Restano loro a dover fare quadrare, da sole, lavoro, casa e famiglia. In questo viaggio tra norme inadeguate e pregiudizi – degli uomini ma non solo –, esperienze personali e storie di altre donne, Giulia Bongiorno ricorda l’urgenza di agire per passare dalla libertà virtuale a quella reale. Perché soltanto con la disparità a favore delle donne è possibile uscire dalla discriminazione”.
Venerdì 11 marzo – Federico Maria Sardelli – ore 21,15
Federico Maria Sardelli, raffinato direttore d’orchestra (e fine umorista ndr), farà rinascere Antonio Vivaldi, una figura dimenticata da circa 200 anni, di cui lui è uno dei massimi esperti al mondo. “L’affare Vivaldi”, pubblicato da Sellerio, è il suo primo romanzo. “L’autore delle “Le quattro stagioni”, passato di moda dopo una vita di successi, morì in miseria e indebitato fino al collo – si legge nella nota – I manoscritti con la sua musica passarono di mano in mano fra bibliofili e lasciti ereditari, scomparendo per quasi due secoli. Riemersero, seguendo vie accidentate e occulte, grazie al congiungersi dell’avidità di un vescovo salesiano e l’intelligente intuito di due appassionati studiosi torinesi, Gentili e Torri. Ma da questo momento in poi gli autografi del musicista di Venezia dovettero passare nuove disavventure. Causa stavolta l’indifferenza dello Stato, l’odiosa idiozia antisemita del regime fascista, l’opportunismo e l’ingratitudine dei nuovi padroni dell’Italia”.
Venerdì 25 marzo – Marco Malvaldi – ore 21.15
“Buchi nella sabbia”, edito Sellerio, è il nuovo romanzo di Malvaldi. “Come in “Odore di chiuso”- si legge nella nota – lo scrittore ci racconta a suo modo un grande personaggio della letteratura italiana: Ernesto Ragazzoni, poeta anarchico, antimilitarista e amante della bottiglia, che avrebbe voluto che sulla propria tomba fosse scritto: “D’essere stato vivo non gli importa”. Accanto a lui, quale grottesco contrappasso, agisce nel romanzo, come in un duetto, un rigido ufficiale dei regi carabinieri. Siamo nel 1901, tempo di attentati (il re Umberto è stato appena ucciso), e a Pisa, terra di anarchia. Al Teatro Nuovo si aspetta il nuovo re, per una rappresentazione della Tosca di Giacomo Puccini e le autorità sono in ansia perché temono atti sovversivi. L’omicidio avviene ugualmente, proprio sul palcoscenico e al culmine del melodramma, e non resta che scoprire se sia un complotto reazionario o un atto dimostrativo di rivoluzionari. O un banale assassinio…”.
Venerdì 15 aprile – Stefano Rodotà – ore 21,15
Stefano Rodotà torna a Prato per parlare della sua ultima opera “Diritto d’amore”, edizione Laterza. “Le parole diritto e amore sono compatibili o conflittuali? Nell’esperienza storica, il diritto si è impadronito dell’amore. Lo ha chiuso in un perimetro, l’unico giuridicamente legittimo: il matrimonio – si legge nella nota stampa – Un contratto di diritto pubblico, sorvegliato dallo Stato, basato sulla stabilità sociale, la procreazione, l’educazione dei figli e portatore di una morale ritenuta prevalente, quella cattolica. Oggi, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea vieta ogni discriminazione e legittima, in condizioni di parità, unioni diverse da quella matrimoniale, ma se rivolgiamo lo sguardo alla società italiana, cogliamo ancora troppe tracce di una politica del disgusto che continua a ritenere inaccettabili i diritti dell’amore”.
Venerdì 22 aprile – Pietrangelo Buttafuoco – ore 21,15
Pietrangelo Buttafuoco arriva a Prato per presentare “Il feroce saladino”, edito da Bompiani. “Più che la scimitarra, la forbice: era questa la percezione dell’islam nell’immaginario degli italiani. Le forbici sul fez di Totò “Turco Napolitano”, o la simpatia malandrina del Sarracino cantato da Carosone – riporta la nota – Da religione residuale l’islam oggi è diventato l’incubo di tutti. Della strage di “Charlie Hebdo” a Parigi resta un fotogramma: un musulmano che spara a un altro musulmano. Il primo uccide in nome di Allah, il secondo muore invocandolo. È una guerra civile all’interno dell’islam quella che incendia la comunità musulmana. Si chiama fitna ed è la discordia insanabile, una faida che non trova tregua e che trascina nel proprio gorgo tutti. L’Isis cancella coi caterpillar l’antica città di Hatra. Di duemila anni di storia resta la polvere e una minaccia: la demolizione delle Piramidi in Egitto. Uno scempio messo in atto dai terroristi che non risparmia neppure i luoghi santi della religione di Maometto”.
Martedì 3 maggio – Dacia Maraini – ore 17
Chiude la rassegna il ritorno di Dacia Maraini con la sua ultima fatica “La bambina e il sognatore”, edito da Rizzoli. “Ci sono sogni capaci di metterci a nudo. Lo capisce appena apre gli occhi, il maestro Nani Sapienza: la bambina che lo ha visitato nel sonno non gli è apparsa per caso – si legge sulla nota inviata ai giornali – Camminava nella nebbia con un’andatura da papera, come la sua Martina. Poi è svanita, un cappottino rosso inghiottito da un vortice di uccelli bianchi. Ma non era, ne è certo, sua figlia, portata via anni prima da una malattia crudele e oggi ferita ancora viva sulla sua pelle di padre. E quando quella mattina la radio annuncia la scomparsa della piccola Lucia, uscita di casa con un cappotto rosso e mai più rientrata, Nani si convince di aver visto in sogno proprio lei. È così che Nani contagia l’intera cittadina di S. con la sua ossessione per ritrovare Lucia”.