Apertura, ascolto e massima collaborazione fra le parti. Il Cicognini-Rodari la settimana scorsa ha dato una gran bella lezione su come una scuola dovrebbe funzionare: dirigenti, docenti, studenti e genitori si sono ricordati – come spesso non succede – di essere passeggeri della medesima barca, di mirare alla stessa riva e di dover quindi remare sempre e solo insieme, e hanno trasformato una diatriba in un’ottima occasione costruttiva di crescita e collaborazione.
Tutto è iniziato quando il Consiglio d’istituto della scuola ha deciso di imporre la settimana corta a tutti e tre gli indirizzi dell’istituto: classico, musicale e socio-pedagogico. Le ragioni? Dal prossimo anno il Cicognini-Rodari avrà tre sedi autonome, una per indirizzo, ma né i docenti né il budget subiranno la minima variazione. Così, il dirigente, Mario Di Carlo, ha pensato bene di supplire a questa mancanza uniformando l’orario, dal lunedì al venerdì, in modo da avere in caso di necessità tecnici informatici o per le lim nei cinque giorni di apertura di tutte le tre scuole e andare in contro a ogni emergenza senza troppe difficoltà.
Una decisione che ha sgomentato la maggioranza dei genitori, degli studenti e anche dei docenti del Classico che in una lettera hanno dichiarato tutta la loro “assoluta contrarietà”.
“La particolarità degli studi classici – precisavano i genitori per iscritto – richiede estrema concentrazione in classe e approfondimento costante a casa. Come si può pensare di appesantire ulteriormente l’orario mattutino? Le conseguenze sarebbero inevitabili: la sesta ora sarebbe sempre penalizzata e lo studio domestico per preparare le materie del giorno dopo diventerebbe un incubo”. Diretto anche il riferimento ai riflessi negativi che avrebbero sulle attività extrascolastiche, precisando: “Certo, la scuola viene prima di tutto, e proprio per questo vorremmo che lo studio fosse più sereno e proficuo”.
Da qui è scaturito un dialogo fermo ma costruttivo che in pochi giorni ha fatto rientrare la decisione della dirigenza: niente sei ore per il Classico, tutto resterà come prima.
“Accogliamo con estrema soddisfazione la decisione del Consiglio d’Istituto di annullare la delibera che introduceva l’orario delle lezioni su cinque giorni al Liceo Ginnasio Cicognini di via Baldanzi – si sono quindi precipitati a dire i genitori – perché viene incontro alle necessità di garantire uno svolgimento della didattica in un clima sereno e proficuo. Giudichiamo estremamente importanti le decisioni assunte dal Collegio dei docenti, che hanno permesso di riaprire la discussione all’interno del Consiglio d’istituto”. Da qui il ringraziamento al preside Di Carlo per aver tenuto conto delle richieste e dei rilievi a lui sottoposti e l’assicurazione che, visti i problemi oggettivi di organizzazione per la nascita del terzo polo scolastico e la mancanza di personale e fondi, sosterranno “con convinzione la richiesta di maggiori risorse che il preside Di Carlo ha già inviato al Dirigente scolastico regionale e al Dirigente scolastico per le province di Prato e Pistoia”. Una lezione di civiltà.