Il progetto di ricerca-azione “Trame di quartiere”, che ha introdotto lo studio e la pratica della gestione della diversità nei quartieri San Paolo e Macrolotto 0 di Prato attraverso un programma di workshop, passeggiate urbane, interviste e narrazioni, è ormai giunto al termine.
Domani, venerdì 5, in un appuntamento serale con aperitivo gratuito, si confronteranno, per finire in bellezza, due realtà lontane quanto similari: Prato e Hull, cittadina del Regno Unito, in un incontro introdotto da Federico Barni di Acli Toscana e da Gabriella Melighetti, vicepresidente Circolo Giorgio La Pira.
Rivolto ai residenti e ai cittadini interessati ad approfondire le dinamiche di cambiamento della società locale, e soprattutto ai giovani professionisti (architetto, urbanista, sociologo, fotografo, giornalista), Trame di Quartiere è stato un percorso lungo un anno che ha riscosso successo, seminato cultura e raccolto consapevolezza e idee costruttive. A promuoverlo, Iris Ricerche nell’ambito di Progetto Prato e a coordinarlo Sara Iacopini e Massimo Tofanelli.
Al centro di ogni appuntamento c’è stata la gestione della diversità, con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza dei residenti sulle vicende e la storia del quartiere, le sue caratteristiche, i problemi, stimolando l’attenzione critica dei professionisti sulle insidie insite nei processi di partecipazione e pianificazione urbana, ma anche sulle opportunità proprie di un approccio orientato alla gestione della diversità. Il tema centrale per la Prato di oggi non è infatti come progettare quartieri diversi, ma semmai come intervenire in quartieri in cui coesistono diversità e separazione.
Il tutto è partito da un approccio etnografico basato sulla presenza sul campo e sulla individuazione di alcuni informatori intermediari che hanno consentito al gruppo di lavoro di entrare in contatto con luoghi, associazioni, famiglie e individui di rilevanza ai fini della ricerca. Quindi, a partire dagli elementi raccolti nel corso della prima fase esplorativa e di ricerca, sono stati realizzati seminari e laboratori non solo per trasferire ai partecipanti una serie di letture e documentazione del territorio rispetto ai temi analizzati, ma anche per rafforzarne la consapevolezza critica sulla rilevanza di tali tematiche nella vita quotidiana del quartiere. I seminari e i laboratori oltre ad approfondire particolari tecniche di documentazione e narrazione hanno illustrato progetti ed azioni concrete svolte in altri territori, facilitando in tal modo l’acquisizione di strumenti operativi nei partecipanti.
Il progetto si è sviluppato su due blocchi di attività: la ricerca – che ha avuto per oggetto lo studio delle caratteristiche della società locale e del quartiere in relazione al cambiamento della sua struttura fisica, sociale e culturale; e l’azione, ossia seminari e laboratori pubblici sulla documentazione e raccolta di narrazioni, sia in forma fotografica, video, audio e testuale, che nella gestione dello spazio pubblico, in particolare nel riuso degli spazi industriali, nei residui rurali e nel verde urbano.
Per capire come dopo un anno di studi si potrà dunque intervenire per valorizzare queste due zone così originali e caratteristiche non resta che andare al circolo Acli Giorgio La Pira di via Donizetti domani sera e restare connessi. “Da Prato a Hull (UK): Storie e progetti per la città a confronto”, sarà l’occasione, infatti, per presentare le attività progettuali di Trame di Quartiere e confrontarsi con esperienze simili portate avanti fuori dall’Italia, come la residenza artistica realizzata dal community artist pratese Silvio Palladino in un’area di edilizia popolare ai margini del centro di Hull (Regno Unito).