Mercoledì 27 Gennaio – Nomadi – Obihall
Siamo lieti di presentarvi una settimana densa di appuntamenti di massimo rilevo, forse non giovane come in altre situazioni, ma sicuramente ben fornita di elementi talmente potenti da non poter farci rimanere a casa. Il primo evento, in un mercoledì noioso senza Coppa Italia, avviene presso l’Obihall, dove si terrà il “15esimo Raduno Nazionale dei Boyscout attempati”. Una sorta di tributo alla generazione della Parrocchia, del buonismo in salsa da oratorio (ovvero ketchup fatto con il succo di pomodoro, l’aceto e lo zucchero). Un evento che risponde al nome de “il concerto dei Nomadi”. Band incredibilmente longeva, con un numero di partecipati nella storia pari a quello degli spettatori di Prato-Pisa, il complesso che fu di Augusto Daolio, (grande artista con gli occhialini e con i capelli lunghi, che molti adolescenti di ora scambierebbero con Osho miope), si esibirà a Firenze per una data spettacolare. Una data nella quale non solo verranno proposti i successi sempreverdi della storia della canzone italiana, ma proporrà IL successo. “VAGABONDO”, che tutti abbiamo cantato o alle medie, o alle gite della parrocchia, o sulla spiaggia, è un simbolo di riscatto, al pari del mondiale di F1 vinto da Damon Hill, al pari di Enrico Letta alla guida del Governo, al pari della Grecia vincitrice dei Campionati Europei. Una canzone di una bruttezza sublime che diventa un inno sempreverde delle scampagnate. La potenza della perseveranza e dell’amore per la musica, sono riuscite ad esplodere nei Nomadi come in pochi altri artisti, anche internazionali. L’esibizione di questi autentici miti equivale ad un concerto dei Beatles oggi, con solo Ringo Starr presente: con la differenza che i Beatles si sono sciolti anni fa, e i Nomadi MAI. Come una squadra di calcio, i fan tifano la maglia. E cantano “Vagabondo”. I musicisti di oggi, in quanto a spirito di band, hanno tutto da apprendere da da Beppe Carletti e c. Magari in fase compositiva, insomma, anche no.
Giovedì 28 Gennaio – Vintage Selection – Stazione Leopolda
Superati indenni e rinforzati dalla sagra dei buoni propositi dei Nomadi, piombiamo nell’ultimo capitolo del periodo “moda/fashion” fiorentino. Esaurite le feste e gli aperitivi di Pitti, rimane il capitolo del baule. La Vintage Selection apre le porte, e le aprono anche le farmacie della zona, che per l’occasione faranno orari H24 per la distribuzione di spray nasali e di antistaminici per chi, come me, è allergico alla polvere.
La situazione è più o meno sempre la stessa della sessione estiva, anche se a questo giro si tirano fuori i cappotti di nonno Gino e gli scialli della zia Lina anziché costumi e vestitini in lycra, quelli che si suda a vederli. Perché sostanzialmente il vintage è questo, e lo stesso termine vintage celebra il materiale che fino ad anni fa veniva utilizzato (in maniera sbagliata, forse) per fare l’imbottitura dei materassi.
Un tempo si diceva “Anno nuovo, roba nuova”: adesso l’anno nuovo ci costringe a vestirci come Maurizio Merli nel 1975. Bellissimo, anche se si dovrebbe spiegare agli avventori che vestirsi come Maurizio Merli, o Jean Paul Belmondo, riesce a pochi. E che altrimenti si diventa come il Piotta che esce da M.A.S. nel video “Supercafone”.
Dobbiamo presenziare , e presenzieremo. Anche perché noi di Lungarno siamo fighi, ed abbiamo organizzato nella zona lounge della Stazione Leopolda uno “Swap party”, tipo il gioco del baratto, ma di annata: potrete barattare le polacchine di vostro zio Antonio, con cui ci ha fatto il 68, con un orologio fermo del nonno di uno sconosciuto. Siamo o non siamo i migliori?
Venerdì 29 Gennaio – Stefano Bollani e Zubin Metha – Mandela Forum
Venne il Venerdì, e venne un Venerdì veramente importante. Un concerto enorme, in una location enorme, il Mandela Forum, unica struttura al mondo ad intitolarsi il nome di una persona magnifica ma all’epoca ancora in vita (ed a poco, pare, valsero gli scongiuri del grande Nelson alla notizia di cotale iniziativa). Un concerto incredibile, che vedrà due grandi personalità di musica insieme, che poco hanno bisogno di presentazioni. Zubin Metha, che non è il nome di una squadra di calcio macedone, ma bensì il nome di un gradissimo direttore d’orchestra, la cui somiglianza Fatih Terim è incredibile, e Stefano Bollani, il poliedrico musicista, noto ai più per gli interventi di dandiniana memoria e per la simpatia nei duetti con David Riondino nel fu programma “Dottor Djembe”, in onda ovviamente su Radio Tre in seconda serata.
Roba grossa, Peter. Parafrasando il capolavoro Ghostbusters, vi diciamo che non sarà cosa semplice e fruibile, ma sarà sicuramente come vedere Pelè che palleggia con George Best. O Javer Zanetti che passa la palla a Caniggia. Insomma, un gran duetto, dove si ascolteranno delle note fantastiche.
Ah, stavolta Bollani l’imitazione di Paolo Conte non la fa, facciamo per dirvelo prima.
Buon ascolto.
Sabato 30 Gennaio – Carmen Consoli – Teatro Verdi
Un sabato inusuale, diciamocelo. Un sabato di revival, perché definire il concerto della cantantessa un avvenimento datato forse è farle un complimento. Bravissima, senza dubbio, ma l’evento di stasera riprende l’atmosfera della Vintage Selection: è come aprire uno scatolone dell’Ikea con dentro felpa termica, occhiali gialli della Sting, scarpe della Fornarina e jeans scampanati. Perfetto per un concerto del 1998.
L’utilità artistica è da vagliare: molti considerano questa artista importante quanto lo sia stato Jean Alesi ai tempi della Ferrari, molti la ritengono un’artista unica, molti l’hanno seguita fino a quando ha preferito la più redditizia e popolare strada della musica tradizionale siciliana. Noi ce ne tiriamo fuori, riconoscendo alla Consoli il bello di essere la bravissima ed unica Consoli, ma constando francamente che ogni volta che la si nomina si ode un terribile boato. Un rumore sordo, ma potente. Un rumore di una carriera caduta in un baratro. Tempo per risorgere ce ne sarà: del resto basta valutare quello che è diventato Gianni Morandi grazie ai post, o verificare che Pupo si è rifatto una carriera in televisione.
Di certo il Roxy Music è andato, la canzone siciliana alla fine non ha tirato molto, e quindi andremo al concerto, sicuri di ascoltare Carmen Consoli che annuncerà la sua prossima partecipazione al Festival di Sanremo, un nuovo disco con le collaborazioni dei Daft Punk, e qualche suono di chitarra elettrica direttamente dalle sue mani. Ok, scherziamo. Accompagnate le vostre signore in attesa di “Amore di plastica”, che il giorno dopo la Fiorentina gioca a Genova.