Riprende la rassegna Uomini in guerra, serie di incontri a cura del giornalista Włodek Goldkorn, con alcune delle personalità più significative del panorama internazionale che hanno indagato la guerra e i conflitti in tutte le loro forme e sfaccettature. Dopo il successo degli incontri con Luis Sepúlveda e David Grossman ora è la volta dello scrittore Marco Belpoliti, martedì 19 gennaio alle ore 18.
Partendo dal libro che ha scritto su Primo Levi dopo un lavoro ventennale — Primo Levi di fronte e di profilo (Guanda, agosto 2015) — Belpoliti, conversando con la giornalista de “la Repubblica” Maria Cristina Carratù e con il pubblico, racconterà il complesso e profondo universo del grande intellettuale torinese, rileggendo la sua personale visione del conflitto, passando dalla letteratura alla fotografia, dall’antropologia alla scienza. Un percorso frastagliato ed emozionante attraverso i suoi molteplici mondi ed esperienze: da quella drammatica della deportazione fino al suo riconoscimento come scrittore con il suo capolavoro assoluto: Se questo è un uomo. Ma Primo Levi è stato anche un chimico, un appassionato di voli spaziali e di animali, un protagonista del Novecento che ha saputo coniugare la parola con la cultura ebraica e le idee politiche. Tutto questo sarà svelato da Belpoliti nel presentare una figura inedita e caleidoscopica, un maestro amichevole che trasmette ancora oggi a tutte le generazioni una lezione preziosa di pensiero e di vita per interpretare i fatti del mondo, anche quelli più dolorosi.
Il ciclo di incontri Uomini in guerra, organizzato dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, nasce dalla constatazione che nel mondo sono presenti varie guerre che hanno ormai assunto molteplici forme e modalità (da quelle terroristiche a quelle geopolitiche, da conflitti religiosi sempre più sanguinari fino a quelli tecnologici e informatici) oltre al drammatico fenomeno migratorio che sta investendo l’Europa dove sta rinascendo un preoccupante spirito xenofobo ed emergendo una forte difficoltà nell’adottare adeguate e condivise politiche d’integrazione.
Organizzare momenti di confronto e di dialogo su questi temi con donne e uomini, scrittori, artisti e pensatori è già un primo e importante passo per cercare di interrogarsi su ciò che accade nel mondo, non solo a livello politico e culturale, ma puntando a dare risposte anche a domande sul senso stesso della vita.
Il prossimo appuntamento di Uomini in guerra sarà con Donatella Di Cesare (2 febbraio 2016, ore 18).
Saggista e scrittore, Marco Belpoliti insegna presso l’Università di Bergamo, collabora a vari giornali e riviste ed è condirettore della collana “Riga” (Marcos y Marcos) e della rivista on line di cultura doppiozero. I suoi ultimi libri sono: Senza Vergogna (Guanda), Pasolini in salsa piccante (Guanda), Il segreto di Goya (Johan&Levi), L’età dell’estremismo (Guanda).
Maria Cristina Carratù, fiorentina, è una giornalista de “la Repubblica”, dove lavora dal 1988 e dove ha a lungo seguito la politica, mentre oggi si occupa principalmente di cultura e società. Direttore responsabile del mensile dell’AEC, Amicizia Ebraico-Cristiana, dal 2007 è presidente dell’Associazione Dialoghi, che promuove incontri ed eventi di dialogo interreligioso.
L’evento è trasmesso in diretta streaming sul sito www.centropecci.it