La lotta alla ludopatia ha molte facce e mentre il Comune di Prato sta pensando di cambiare il regolamento comunale sull’installazione delle slot machine, quello di Vaiano vara per il secondo anno consecutivo lo sconto-premio per quei locali che le hanno tolte entro la fine del 2015 o addirittura non le hanno mai installate.
A questi esercizi commerciali virtuosi, si legge nella nota diffusa dal Comune, verrà assegnato “un importo pari al 20% del Tributo sui rifiuti (TARI) già pagato per l’anno 2015“. “Perché – spiega l’assessore alle politiche sociali Federica Pacini – Cerchiamo di coinvolgere i singoli cittadini, le scuole e le associazioni visto che il gioco d’azzardo è ormai una piaga sociale, aggravata dalla grave e perdurante crisi economica. Si tratta di un fenomeno che purtroppo interessa anche la nostra comunità e che è molto difficile da contrastare”. Le richieste devono essere inviate entro il 29 febbraio.
Con 238 esercizi commerciali con slot machine e 40 sale gioco, Prato è la seconda città italiana per diffusione di gioco d’azzardo in rapporto ai propri abitanti. Lo scorso novembre il convegno “Meno slot, più spazio per le persone” diede i numeri del fenomeno in città, parlando di un numero di persone malate tra le 900 e le 3mila unità. Quella fu l’occasione anche per lanciare un altro allarme, ben più subdolo: quello legato ai bambini. “Abbiamo notato una crescita del fenomeno anche in relazione ai bambini dai 3 ai 10 anni – spiegò infatti Laura Lucarini del Centro di Solidarietà di Prato – con l’apertura di quattro spazi in città in cui sono presenti videogiochi che riproducono lo stesso meccanismo delle problematiche degli adulti utilizzando dei coupon al posto dei denari”.
“Meno slot, più spazio per le persone” sanciva anche l’inizio di un percorso partecipativo per la modifica del regolamento comunale sul gioco d’azzardo, con l’obiettivo di limitare ulteriori aperture e di diminuire l’offerta complessiva in città, limitare gli orari degli esercizi con slot, aumentarne la distanza da luoghi sensibili come scuole, ospedali, istituzioni religiose, centri giovani, sportivi e culturali. E di sviluppare un sistema premiante per chi rinuncia alle slot-machine nel proprio locale, proprio come il Comune di Vaiano sta facendo da due anni.