Shakespeare, Grossman, Turgenev, Don Milani, Proust e Pasolini. Saranno questi i grandi della letteratura protagonisti della seconda edizione di “Autori di oggi, capolavori di ieri“, una rassegna interessante, alla seconda edizione, che vuole raccontare la grande letteratura attraverso le parole di scrittori e traduttori italiani contemporanei.
La seconda edizione della rassegna è stata presentata stamani a Poggio a Caiano dal sindaco Marco Martini, l’assessore alla Cultura Giacomo Mari, l’assessore alla Cultura del Comune di Carmignano Fabrizio Buricchi e la curatrice Carla Lomi. “Chi meglio degli scrittori contemporanei può farci riscoprire i classici e reinterpretarli in chiave attuale”? ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano Giacomo Mari.
I nomi degli ospiti sono infatti di rilievo assoluto. Ecco il programma completo.
23 gennaio, alle 17, alle Scuderie medicee di Poggio a Caiano
Eraldo Affinati, Lettera a una professoressa di Don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana
“Lettera a una professoressa, dallo stile unico e inconfondibile, resta nella nostra memoria come uno dei testi più intensi del Novecento italiano – scrive Affinati nella presentazione – Non è soltanto una requisitoria contro la concezione classista dell’istruzione nazionale, concepita per fare le parti uguali fra diseguali, ma una riflessione di sorprendente attualità sul vecchio tema dell’uguaglianza delle posizioni di partenza che don Lorenzo rilanciò con forza ben superiore alla semplice promessa politica. Oggi i ragazzi che hanno bisogno di imparare a parlare e pensare vengono dall’Afghanistan, dalla Nigeria, dal mondo slavo. Hanno alle spalle detriti, macerie e relitti, eppure quando ridono sembrano aver dimenticato tutto. L’esempio di Barbiana torna ad imporsi in chiave multiculturale per favorire una vera integrazione, che dovrebbe combattere anche la fragilità degli adolescenti italiani, spesso inebriati dai miti del successo, della bellezza e della sanità”.
6 febbraio, alle 17, al Teatrino delle Villa medicea di Poggio a Caiano
Antonia Arslan, Tutto scorre di Vasilij Grossman
“Vasilij Grossman scrisse questo libro, che è il suo testamento, fra il 1955 e il 1963 – spiega Arslan nella presentazione – Inizialmente sostenitore del regime sovietico e testimone dello sterminio nazista, dipinge in Tutto scorre con forza visionaria gli orrori dell’Holodomor, lo sterminio di milioni di contadini ucraini voluto da Stalin all’inizio degli anni Trenta. Tutto scorreè il romanzo a cui l’autore lavorò dopo la confisca del manoscritto di Vita e Destino e l’emarginazione operata nei suoi confronti da tutte le istituzioni sovietiche. E’ quest’opera dallo stile aspro e scabro, in cui si rintraccia l’inconfondibile tono della verità, che impegnò Grossman sin quasi al giorno della sua morte, avvenuta nel 1964”.
20 febbraio, alle 17, nella sala consiliare del Comune di Carmignano
Sergio Givone, Padri e figli di Ivan Turgenev
“Nel romanzo di Turgenev entra in scena l’ospite inquietante che da allora ha accompagnato la nostra storia, fino ad oggi: il nichilismo – scrive Givone nella presentazione – Ma qual è il rapporto fra il nichilismo e quel suo frutto avvelenato che è il terrorismo? Turgenev non ce lo dice; però nel suo libro ci sono già tutti i presupposti per rispondere a questa domanda quanto mai attuale”.
5 marzo, alle 17, nella sala consiliare del Comune di Carmignano
Maura Del Serra, All’ombra delle fanciulle in fiore di Marcel Proust
“All’ombra delle fanciulle in fiore può ben essere definito il libro deputato all’incarnazione attiva dei personaggi-chiave dell’opera quale monumentum del Novecento europeo – spiega Maura Del Serra nell’introduzione all’appuntamento – personaggi che si evolvono secondo una costante e complessa dualità psicologica e “fatale”, che trova il suo correlativo oggettivo e simbolico nella bipartizione dei “côtés” e dei mondi che scandiscono il viaggio conoscitivo del Narratore, il je che coesiste e si interseca col moi del Proust scrittore autobiografico, in una sinfonia di profonde e raffinate variazioni tonali, che preludono agli altrettanto molteplici cambiamenti di segno dei personaggi stessi e dei loro ruoli, nel flusso dello spazio-tempo sapientemente “relativistico” dei volumi successivi”.
19 marzo, nella sala consiliare del Comune di Carmignano
Emanuele Trevi, Petrolio di Pier Paolo Pasolini
“Iniziato nella primavera del 1972 – durante la crisi petrolifera mondiale – e portato avanti fino alla prematura scomparsa di Pasolini nel 1975 – spiega Trevi – questo romanzo-saggio racconta uno spaccato dell’Italia del boom e della sua politica economica tra oscuri complotti di potere e stragi di stato impunite. Pensato come l’opera definitiva, il capolavoro di una vita, si svolge in una forma letteraria nuova, perfettamente lucida e comprensibile, ma dalla complessità straordinaria. Nonostante la sua incompiutezza, Petrolio è un’opera straordinariamente coerente nei suoi intenti, nelle sue condizioni di fondo. Così all’idea di potere, lungo tutta l’opera si associano quella di mistero e quella di racconto. Si potrebbe dire che questa specie di minacciosa trinità sia il vertice, ancora del tutto misconosciuto, del pensiero politico e filosofico di Pasolini”.
2 aprile, alle 17, nel Teatrino della Villa Medicea di Poggio a Caiano
Alessandro Serpieri, La tempesta di William Shakespeare
“Il mare come immagine del tempo, il caso o la magia come motori delle azioni, nonché la morte e la rinascita, l’esilio e l’agnizione, come destini e riscatti dell’umano: tutti questi motivi vengono variamente giocati a disegnare il percorso labirintico della vita in cui si passa per perdersi, conoscersi e riconoscersi, e infine, in modo più o meno felice, ritrovarsi – spiega Serperi presentando l’opera di Shakespeare – Ed è il labirinto a costituire il tema più complesso e segreto dell’ultimo dramma romanzesco di Shakespeare che è la Tempesta”.