Dopo l’anteprima del 3 gennaio con l’ensemble dello strumentista e compositore Giovanni Falzone in collaborazione con il Museo di Palazzo Pretorio di Prato, dal 5 al 29 febbraio si terrà la XXI edizione della rassegna Met Jazz, organizzata dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana con la direzione artistica di Stefano Zenni.
Le proposte di quest’anno articolano un cartellone di concerti, conferenze e presentazioni di libri che esplorano la vitalità della scena europea attuale e l’ampio raggio stilistico che la anima, perché “il jazz arrivò in Europa negli stessi anni in cui cominciò a diffondersi negli Stati Uniti – spiega Stefano Zenni –; addirittura musicisti afroamericani suonavano a Parigi una sorta di ragtime ben prima che il jazz diventasse nella sua terra d’origine una musica con una propria identità. Il jazz ha sviluppato così delle forme autoctone proprio in Europa, dove oggi fioriscono generi e stili che brillano per la loro originalità”.

I GRANDI CONCERTI IN CARTELLONE

Quattro i grandi eventi tra il Teatro Metastasio e al Teatro Fabbricone:
– l’inaugurazione, in esclusiva italiana, è affidata a Monk Casino, un gruppo tedesco interamente acustico, guidato dal pianista Alex von Schlippenbach, che rende omaggio al repertorio di Thelonious Monk rileggendone in sequenza una buon parte dei temi. L’evento è realizzato in collaborazione con il Musicus Concentus di Firenze e Network Sonoro (8 febbraio, Metastasio, ore 21);
– in una serata improntata all’arte del duo, ma di un duo speciale, che brilla come uno dei più sorprendenti e inclassificabili del jazz italiano, sarà poi la voce suggestiva e camaleontica del funambolico John De Leo, già cantante dei Quintorigo, a dialogare con il pianoforte policromo di Fabrizio Puglisi (15 febbraio, Fabbricone, ore 21);
– capitanati dal poliedrico Francesco Cusa, arriveranno poi The Assassins, un quartetto tutto italiano e originale che mescola composizione e improvvisazione, jazz e funk, vincoli e libertà, riff trascinanti e assoli infuocati (22 febbraio, Fabbricone, ore 21);
– a chiusura, a suggellare il vanto italiano per una delle scuole trombettistiche più straordinarie del continente, la tromba del grande solista Fabrizio Bosso insieme con il suo quartetto e i brillanti arrangiamenti di Paolo Silvestri e del suo piccolo ensemble rendono omaggio a Duke Ellington, altro gigante statunitense (29 febbraio, Metastasio, ore 21).

GLI APPUNTAMENTI CORRELATI

Ci saranno poi altri sei appuntamenti, quattro concerti dedicati all’arte del solo, una lezione-conferenza e la presentazione di un nuovo libro, tutti racchiusi tra gli eventi di Met Jazz Off, tutti a ingresso gratuito e realizzati in collaborazione con e presso la Scuola di Musica Verdi, la Biblioteca Lazzerini, e il Museo del Tessuto di Prato.
Ad esaltare la suggestione teatrale e sonora che ruota intorno al sassofono, si parte con il concerto “SoloSé” del sax tenore abruzzese Piero Delle Monache (5 febbraio, Museo del Tessuto, ore 21) e si prosegue con la presentazione del libro “Sassofoni e pistole. Storia delle relazioni pericolose tra jazz e romanzo poliziesco” edito da Arcana, alla presenza dell’autore Franco Bergoglio e di Stefano Zenni (7 febbraio, Biblioteca Lazzerini, ore 11).
Ci si immerge poi nell’universo suadente di quello che sembra lo strumento meno flessibile del jazz, il basso elettrico, che il maestro siciliano dell’esibizione in solitudine Daniele Camarda mescola all’elettronica (14 febbraio, Museo del Tessuto, ore 11). Nella conferenza del direttore Stefano Zenni, “Black Bottom futurista. Il jazz arriva in Europa”, inoltre,si esplorano gli aspetti della rivoluzione culturale che comportò l’arrivo del jazz in Europa, che investì, oltre la musica, arte, balletto e costume quotidiano, (21 febbraio, Scuola di Musica Verdi, ore 11).
Infine, a rendere merito al jazz toscano stavolta esaltando il pianoforte, ci sarà il concerto di Francesco Maccianti, pianista di formazione classica ma dedito a un jazz di ascendenza hard bop (28 febbraio, Scuola di Musica Verdi, ore 11).

“INCROCI JAZZ” COL PINOCCHIO DI FIRENZE

A creare un ponte ideale tra Prato e Firenze c’è poi la collaborazione di MetJazz con il Pinocchio Jazz Club di Firenze, che suggella una serie di INCROCI JAZZ, di cui si segnala, nella logica dell’”Arte del duo” l’incontro tra Gianluca Petrella al trombone e Gabrio Baldacci alla chitarra (6 febbraio, Pinocchio Jazz Club, ore 22).

Il festival è organizzato dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana in collaborazione con il Musicus Concentus, Network Sonoro, la Scuola Comunale Di Musica Giuseppe Verdi di Prato, il Museo del Tessuto, il Museo di Palazzo Pretorio, la Biblioteca Lazzerini di Prato, e il Pinocchio Jazz Club di Firenze.