Col termine “Speakeasy” negli anni venti e trenta negli Stati Uniti si intendevano quegli esercizi che vendevano illegalmente bevande alcoliche durante il periodo conosciuto come proibizionismo. Luoghi nascosti dentro i quali si entrava da porte secondarie in punta di piedi per paura di essere arrestati. Luoghi in cui le persone si trovavano a bere, molto spesso anche luoghi di grande creatività (si pensi all’esplosione del jazz all’interno dei club segreti).

R. Mutt 1917, che aprirà i battenti a Pistoia venerdì prossimo, è uno “speakeasy dei nostri tempi” in pieno centro storico a due passi dal Duomo. Non cercate insegne, non cercate luci, né indicazioni: non le troverete. Bussate al portone nel vicolo dei Bacchettoni ogni venerdì e sabato dalle 23 alle 4 di notte e vi sarà aperto.

R. Mutt 1917 non è un cocktail bar caratterizzato da un certo genere musicale, un certo tipo di atmosfera, un certo tipo di serata. In questo contesto, la creatività contamina se stessa, creando un gioco infinito di riflessi che coinvolge ogni sfera sensoriale, dalle installazioni visive in continuo mutamento, alla musica che le accompagna, al gusto di un cocktail fatto ad arte. La direzione artistica del locale è affidata all’associazione pistoiese “Spichisi”.

M.DuchampLafontane1917Non è un locale facilmente definibile: R. Mutt 1917 è la firma che compare sulla “Fontana” di Marcel Duchamp, opera che segna il passaggio a una nuova concezione di arte in cui il punto di vista dello spettatore diviene parte integrante del processo artistico. Al R. Mutt 1917 si potrà bere e godere di un locale che per l’80% del suo spazio complessivo subirà continue trasformazioni, grazie a un video mapping ogni sera diverso: “R. Mutt 1917 non esiste – spiegano -. Viene distrutto e ricreato continuamente ogni sera attraverso la percezione di chi lo vive. Per questo c’è e non c’è, compare e scompare. Entrare fa dimenticare da dove siamo arrivati, uscire fa dimenticare da dove siamo entrati”.

Si perde la percezione del luogo in cui ci si ritrova: sicuramente un locale di come se ne vedono pochi in Italia che farà parlare di sé. Come la fontana di Duchamp: “Un cesso è un cesso – continuano quelli del R. Mutt 1917 – serve per pisciare. Mr Mutt l’ha spostato da un’altra parte ed è diventato una fontana, anzi no. È diventato un’opera d’arte”.

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