“La Regione Toscana, in persona della vice-Presidente Monica Barni, questa mattina alle 9 (ieri mattina ndr.), poco prima dell’assemblea dei soci (Comune-Provincia-Regione) della Fondazione Teatro Metastasio, ha comunicato al Comune di Prato d’aver integrato il contributo alla Fondazione Teatro Metastasio; il totale 2015 ammonta pertanto ad € 600.000,00 (nel 2014 erano 655.000). E’ una buona notizia che speriamo possa diventare ottima entro il 31 dicembre”.
L’assessore alla Cultura Simone Mangani ha annunciato così la buona novella dopo il panico seminato poche settimane fa dall’annuncio della Regione di un taglio di bilancio copioso che prevedeva 250mila euro in meno al Metastasio e un bel niente alla Camerata Strumentale pratese dei 30mila dell’anno precedente. Certo, ancora mancano 55mila euro al Met e altri 10mila alla Camerata per eguagliare il 2014, ma intanto è sempre meglio di niente. E adesso non resta che aspettare la fine dell’anno, quando arriveranno gli aggiustamenti di bilancio e forse, quindi, qualche soldo in più.
“Dopo l’incontro del Sindaco e del sottoscritto con la vice-presidente della Regione Monica Barni del 12 novembre scorso – ha aggiunto Mangani – avevamo ottenuto un primo, importante, impegno a riconsiderare i tagli alle istituzioni culturali, che penalizzavano non solo Prato ma l’intero territorio della Toscana. La correzione di tiro sul Metastasio è un fatto positivo, ma restano ancora aperte le partite per altre istituzioni ed eventi culturali, quali la Camerata strumentale, il Festival delle Colline e Contemporanea e su questo il Comune continuerà ad interloquire, fino alla fine di dicembre, con la Regione, affinché siano riconsiderati i tagli dei contributi”.
Secondo l’assessore Mangani, la questione di fondo da sciogliere è quella della revisione dei criteri della distribuzione delle risorse. “Chiediamo che la Regione Toscana programmi triennalmente il proprio sostegno alle istituzioni dello spettacolo dal vivo e non annualmente – spiega Mangani – e che tale triennalità sia allineata con quella del ministero. Pertanto, visto che la programmazione del ministero è 2015-2017, il primo step regionale potrebbe essere biennale, cioè 2016-2017, per poi giungere ad un regime triennale, cosi da garantire la continuità anche nel passaggio da un’amministrazione regionale ad un’altra”.
Secondo Mangani, la proposta della triennalità “è una strada senz’altro possibile per spettacolo dal vivo, visto che la Regione la usa già per le residenze artistiche, e il Comune di Prato è pronto a farsi portavoce di una simile richiesta in sede regionale e in sede ANCI Toscana”.
Per quanto riguarda il Festival delle Colline, appuntamento culturale ormai storico giunto alla sua trentaseiesima edizione e ora in forse proprio a causa della mannaia regionale (da 22.800 del 2014 a 11.300 di quest’anno), la consigliere regionale Bugetti aveva dichiarato il 6 novembre a Pratosfera: “Sul Festival delle Colline mi sento di dire che, nonostante le difficoltà di bilancio, proveremo a ridurre il dislivello dei fondi concessi rispetto al 2014”. A lottare per far sì che la Cultura pratese abbia quanto merita, oltre all’assessore Mangani e ai rispettivi assessori dei Comuni di Poggio, Carmignano, Montemurlo e Vernio, anche i consiglieri regionali pratesi Ilaria Bugetti e Nicola Ciolini.