Officina Giovani ospita la rassegna “jazz@officina 2.0”, progetto che ha un pregresso dal 2005 con l’Associazione OBLò di Marco De Cotiis che ne ha curato la programmazione per ben sette anni, oggi organizzata invece da l’Associazione Musicale Interno1 insieme a Il Pentolone e Officina Giovani, promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Prato.
Negli spazi degli ex Macelli, una serie di spettacoli un po’ fuori dalle righe, fatti di un jazz che incontra e si fonde con altri generi musicali. La prima serata, il 23 novembre, ha visto come protagonisti i Cinderella Mushroom, una formazione composta da Lele Fontana (tastiere) , Lorenzo Forti (basso elettrico) e Donald Renda (batteria): un trio che si muove tra sonorità psichedeliche , new jazz e improvvisazione riproponendo brani e melodie famose, dai Doors ai Nirvana da Chopin ad Astor Piazzola, Depeche Mode. Un risultato davvero notevole, con un sound incalzante dal primo all’ultimo brano.
Data l’affluenza numerosa e l’alto gradimento della serata l’auspicio è che possa diventare un appuntamento costante nella nostra città, consolidando Officina Giovani come luogo di incontro culturale e musicale per tutti e avvicinare i ragazzi a sonorità che provengono da profonde radici.
Lunedì 30 novembre il secondo appuntamento vi aspetta per assistere al progetto Trasparenze Trasversali il cui sound è un incontro tra jazz europeo e cultura afroamericana con Filippo Giampaglia al pianoforte, Claudio Giovagnoli al sax, Marco Barsanti alla batteria e Carlo Bonamico al basso.
Parlando di: Federico Baracchino, presidente dell’associazione Interno1
Federico è il presidente dell’associazione Musicale Interno1, giovane pratese segue le orme del padre Claudio e diventa chitarrista. La sua formazione musicale spazia dal rock al jazz , diventa così docente di chitarra presso Officina Giovani e da quest’anno anche presso L’Athenaeum Musicale Fiorentino. Insieme al suo inseparabile staff organizza eventi e manifestazioni, oltre che a portare avanti suoi progetti musicali all’interno di band (Banda del cencio’s, Maybefunk,wheels, FooFighters tributo band, History of Rock band), che hanno molto seguito sul territorio.
Diventa arrangiatore ed esecutore in studio, curando le edizioni degli spettacoli teatrali del Dott. Brachi tenuti al teatro Politeama di Prato e direzione artistica in progetti musicali.
Come dice lui non si definisce un un jazzista, anzi, il genere in sé non se lo sente cucito addosso ma l’opportunità di organizzare questa serie di eventi gli ha permesso di entrarci in contatto ed accrescere la sua curiosità verso il genere.