238 esercizi con macchinette e 40 sale da gioco. Sono questi i numeri che fanno di Prato “la seconda città d’Italia per diffusione dell’offerta del gioco d’azzardo” (in rapporto agli abitanti ndr) ha detto stamani Fabrizio Bellini dell’associazione Polis durante la presentazione di “Meno slot, più spazio per le persone”, convegno sul gioco d’azzardo patologico che si terrà sabato prossimo (21 novembre alle 10 a Palazzo Banci Buonamici) come primo appuntamento del tavolo partecipativo con cui il Comune vuole arrivare a modificare l’attuale regolamento sul gioco d’azzardo.
Numeri, quelli pratesi, che secondo Bellini comportano “un aumento del gioco, un aumento della dipendenza e una forte difficoltà per le strategie di astinenza degli psicoterapeuti sui malati. Dare una dimensione indicativa del fenomeno della ludopatia sarà uno dei compiti del tavolo partecipativo ma, secondo alcune stime, ci attendiamo nella nostra città tra le 900 e le 3000 persone malate. Le circa 100 persone che si sono rivolte all’unico operatore per la ludopatia del Ser.T. sono solo la punta dell’iceberg”.
E poi, non ultimi, ci sono i bambini. “Abbiamo notato una crescita del fenomeno anche in relazione ai bambini dai 3 ai 10 anni – ha infatti spiegato Laura Lucarini del Centro di Solidarietà di Prato – con l’apertura di quattro spazi in città in cui sono presenti videogiochi che riproducono lo stesso meccanismo delle problematiche degli adulti utilizzando dei coupon al posto dei denari”.
“Con questa iniziativa inizia – ha aggiunto – l’assessore alla partecipazione Simone Mangani – il percorso partecipativo proposto al Comune alcuni mesi fa da dieci soggetti, tra associazioni e istituzioni della città. La prevenzione si deve muovere su due gambe: oltre alla modifica al regolamento comunale, sulla quale anche le commissioni affari istituzionali e sociale stanno lavorando da mesi, sarà fondamentale una forte campagna di sensibilizzazione, soprattutto in relazione al gioco on-line che rappresenta una fetta sempre più importante del problema”.
I soggetti del tavolo partecipativo promosso dal Comune di Prato sono l’associazione Polis, la Fondazione Santa Rita, il Centro di Solidarietà di Prato-ONLUS, il centro di bioetica Gianna Beretta Molla, l’Oratorio S.Anna, l’associazione Cieli Aperti, il Ser.T. dell’azienda USL di Prato, l’associazione Libera, il circolo ARCI G.Verdi di Casale, l’associazione La Lunga Domenica ONLUS.
Per quel che riguarda la modifica all’attuale regolamento comunale in materia di gioco d’azzardo con l’obiettivo di limitare ulteriori aperture e di diminuire l’offerta, il tavolo discuterà attorno a limitazioni degli orari e alla distanza da luoghi sensibili come scuole, ospedali, istituzioni religiose, centri giovani, sportivi e culturali. Parlerà, inoltre, di un sistema premiante per chi rinuncia alle slot-machine nel proprio locale.
In relazione alla campagna di sensibilizzazione si lavorerà invece sulla controinformazione alla pubblicità che fa apparire il gioco facile e sicuro, restringendo invece quanto più possibile la parte sugli effetti collaterali. A questo si aggiungerà un piano di comunicazione che vada oltre le adesioni alle campagne nazionali, prevedendo anche bollini “slot free” per gli esercizi commerciali che rinuncino alle macchinette.