Metastasio, Camerata, Festival delle Colline, Contemporanea. Eccoli alcuni dei nomi di istituzioni culturali e iniziative ormai tradizionali colpite dalla Delibera di Giunta della Regione del 21 ottobre scorso sui finanziamenti 2015. Una decisione che taglia le gambe alla cultura di Prato e dintorni e che sembra non lasciare appello.
Se nel 2014 al Festival delle Colline venivano concessi 22.800 euro, nel 2015 ne sono stati stabiliti solo la metà: 11.300. Una stangata inaspettata e a posteriori – visto che ormai l’edizione del 2015 è stata fatta contando su un budget che pensavano potesse quantomeno avvicinarsi a quello dell’anno precedente – e che mette in ginocchio un’iniziativa che quest’anno ha festeggiato il suo 36esimo anno di attività.
E che dire della Camerata Strumentale, fiore all’occhiello della musica classica pratese, al quale è stato tolto ogni contributo, dopo i 30mila euro dello scorso anno? E il Metastasio della quale la Regione è socio fondatore? Sono 255mila gli euro appena tagliati. E non sono pochi. E 23.200 gli euro tolti a Contemporanea Festival.
Ma si può parlare di accanimento su Prato?
“Il taglio – come ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani – non riguarda soltanto il territorio di Prato. L’Orchestra regionale toscana, ad esempio, avrà il contributo ridotto del 50%, il festival Fabbrica Europa del 33% e altri tagli interessano altre istituzioni e manifestazioni culturali di tutta la Toscana. I tagli della Regione Toscana alle istituzioni e ai festival del territorio di Prato rischiano, però, di non essere soltanto economia di spesa, ma incidono sulla capacità di mantenimento dell’esistente, in questo scorcio di 2015. Nessuno contesta la necessità di apportare tutti i correttivi dovuti in ragione della finanza complessiva della Regione, ma l’impressione netta che si ricava è che la cultura sia stata penalizzata oltre misura”.
L’assessore conferma che i tagli regionali prevedono l’azzeramento del contributo 2015 a favore della Camerata strumentale; che il taglio per il Metastasio è di 255 mila euro e infine che contributi sono stati tagliati del 55 percento per il Festival delle Colline e del 35 per il Contemporanea festival.
“Non possiamo non chiedere che, entro il 2015, la decisione sia rivista, quanto prima – afferma l’assessore Mangani. – Le nuove regole del bilancio regionale, ovvero l’introduzione della cosiddetta “armonizzazione”, non sono eludibili, ma riteniamo vi sia ancora spazio di manovra. Da questo punto di vista il colloquio odierno con la Vice-presidente Barni lascia aperta la porta ad un cauto ottimismo”.
“Per dare concretezza alle parole spese dal Presidente Rossi in questi mesi e alle aspettative non soltanto di bottega, che per definizione hanno corto respiro – osserva ancora l’assessore Mangani – chiediamo con forza alla Regione che sia fatto il possibile e l’impossibile per aumentare i contributi stanziati con il decreto di pochi giorni fa. Nel frattempo, manterremo i contatti già presi con i colleghi di altre città affinché sia chiaro che non si tratta di una richiesta di Prato contro il resto del mondo, secondo una visione deprimente e provinciale, ma di un problema che riguarda tutti i territori. Le istituzioni culturali sono patrimonio diffuso: il Fabbricone è pratese ma non è solo dei pratesi, cosi come il Maggio è si ‘musicale fiorentino’ ma non solo dei fiorentini. Se ci convinceremo di questa banale realtà la nostra posizione acquisterà soltanto forza”.