GIOVEDI’ 5
Officina Giovani: Iacampo+The Niro
Iacampo viene da una serie interessante di band, tipo i Lex Nigra o gli Elle. Leggero, tranquillo ma comunque con una profondità da non sottovalutare. The Niro, cantautore e polistrumentista romano, è uno che ha diviso il palco coi Deep Purple e con Amy Winehouse. Per dire.
VENERDI’ 6
Camelot 3.0: Targhe alterne duo
Jazz e blues per un duo composto da chitarra (Filippo Toccafondi) e chitarra 2 (Davide Marino), col compito di aprire la stagione di musica dal vivo del Camelot 3.0, che porta i live in piazza Duomo.
H2NO: Cyborgs
Un lievi dei Cyborgs è un evento da non perdere mai, giuro. Duo electric blues che sale sul palco con tanto di mascherona da saldatore, i cui componenti si chiamano Cyborg 1 e Cyborg 0. Uno si occupa di chitarra e voce, l’altro di batteria, sintetizzatore e un sacco di robe strane. Contemporaneamente. Se vi va bene, avrete l’onore di suonargli la faccia. Sul serio.
Ex chiesa di San Giovanni: Solki
I Solki inaugurano la stagione dell’Ex chiesa di San Giovanni: trio che in realtà è una combo (alla Tekken 3) formata da pezzi di alcune delle band più valide in circolazione (tipo Topsy the great, Band del Brasiliano, Mangiacassette e Blue Willa, per dire) i Solki creano cose psichedeliche, un po’ pop, parecchio spigolose e indiscutibilmente strane. Ma che ci piacciono.
No Cage: Dusty mirror+Rampage+Speed kills+Throne
Hard rock, heavy metal e in chiusura lo sludge metal crudelissimo dei Throne da Parma in perfetto stile No Cage: non è che se sei vegano devi essere buono per forza. Capiamoci. In tutto in onore del compleanno del Ciardi, detto anche cinghiale da chi gli vuole bene.
Exenzia: A tutta dance 90/2000
A tutta dance sbarca a Prato, promettendo di rincretinirvi a dovere e farvi sentire come vi sentivate alle medie: un po’ persi, parecchio confusi, ma comunque sicuri che sarebbe andato tutto bene (è andato tutto bene? siete sicuri?). Molella, Gigi D’Agostino, 883, Tekken 3, il Mulino Bianco, le tute dell’Adidas…
SABATO 7
Officina Giovani: Kiave+Vacca
Due rapper per la chiusura di MobilitAZIONE, giornata-evento a Officina Giovani che inizierà alle 17:30 per concludersi poi alle 22, proprio con questo concerto. Kiave e Vacca non sono gli ultimi arrivati: se uno si sposta in territori quasi reggae e dub, l’altro ha dalla sua la forza dell’hip hop e del funk. E delle parole, mai scordarsi le parole.
H2NO: Gli uffici di Oberdan
Trio alternative rock da Treviso, a volte si sentono così cattivi da sfociare nel noise, altre hanno voglia di essere gentili e ci riescono. In italiano. Che non è facile.
Capanno BlackOut: Bugo
Qualche anno fa, dopo un uscita serale di sabato sera, un mio amico (sobrio) iniziò a cantare qualcosa che aveva a che fare col fatto che non sapeva dove aveva messo il gel. Bugo è un cantautore puramente rock con tematiche alla Banana Yoshimoto (lo so, lo so: sembra una definizione dei cruciverba di Batterzaghi, quelli dove non ci capisci niente). Uno che riesce a raccontarti cose normali (tipo, perdere il gel) con una chitarra e a fartele pure trovare interessanti. Mica poco.
No Cage: Giuliano Billi in versione Giorgio Gaber+De Andrè tribute+Matteo Bonechi
Matteo Bonechi canta di cambiali, 4 novembre e cose normali con la chitarra, il piano, a volte i cori e un sacco di cose raccontate nel mezzo, Giuliano Billi (Fangs of the molossus, Cronaca e preghiera) si darà a Giorgio Gaber e Ivan Nocera e Andrea Lastrucci suoneranno un tributo a Fabrizio De Andrè.
Exenzia: Geometric vision+Tanks and tears
I Tanks and tears sono una delle migliori realtà dark wave che possiate trovare in giro, parola di lupetto. I napoletani Geometric vision pure: mischiano post punk e dark wave con una bravura che non tutti hanno, e ogni tanto gli ci scappa pure un po’ di elettronica.
Cycle: Living Theory
Avreste tanto voluto andare a vedere i Linkin Park (prima o poi) e non ci siete mai riusciti? Andate a Calenzano: al Cycle c’è una più che valida tribute band.