Tempo di anniversari, torna in sala Salò, da domenica 1 novembre. Segnatelo sull’agenda.
Tre motivi:
1) è il miglior Pasolini cinematografico insieme ad Accattone e a La Ricotta);
2) è un film necessario, importante ed ancora oggi sconvolgente e vederlo sul grande schermo – restaurato – potrebbe turbarvi ancora di più;
3) ci sono ancora troppi fascisti a giro; portatene uno in sala.
Per questo fine settimana invece la scelta migliore – e più “leggera” (ma qualsiasi film è più leggero di Salò) è il delizioso TUTTO PUO’ ACCADERE A BROADWAY di Bogdanovich. Regista cinefilo e nostalgico, poco prolifico (l’ultimo film tredici anni fa, nel mezzo due libri bellissimi su divi e registi del cinema classico) Bogdanovich ha in fimografia almeno un capolavoro (L’ultimo spettacolo) e diversi grandi film (E tutti risero, Paper Moon, Ma papà ti manda sola?), tutti dominati da una grande malinconia. Tutto può accadere a Broadway non è malinconico e riuscito come i suoi film migliori forse, ma è una piacevolissima e ovviamente nostalgica commedia degli equivoci che più che ad Allen guarda alla screwball-comedy degli anni 30 con dialoghi e gag a raffica e personaggi sopra le righe (Wilson funziona tantissimo in coppia con la deliziosa non più emergente Imogen Poots)
Se preferite il dramma optata per MUSTANG che è tipo la Coppola in versione turca, con fotografia flou, giovani turche biondicce ed eteree e voglia di ribellione soffocata da una società maschilista e chiusa.
Considerazione extracinematografica: in Italia non ci sarà una sostanziale meritocrazia in campo artistico se non verrà proibito per legge agli artisti l’utilizzo delle carte di credito dei padri.
C’era effettivamente bisogno di un film che facesse dell’ironia sui figli di papà che vessano (o parassitano) la società italiana. Certo si sperava che fosse un pochino più bello o almeno divertente e che non riducesse il problema ai “bamboccioni” di montiana memoria, per fare più banalmente di tutt’erba un fascio. Questo BELLI DI PAPA’ di b(u)ono ha soltanto la Jolie Italiana, Matilde Gioli, già vista ne Il Capitale Umano. Il resto è al solito televisivo e riesce a tirare dentro anche il terribile Facchinetti Jr, forse il più negato tra i figli di papà famosi.
TUTTI PAZZI IN CASA MIA è la dimostrazione che le commedie brutte come le nostre le sanno fare anche in Francia. Pure, ed è un’aggravante, quando il regista non è l’ultimo degli stronzi – Leconte.
Se esistessero le streghe e i mostri chi vorreste avere accanto per difendervi? Io Vin Diesel. Ho trovato la conferma in THE LAST WITCH HUNTER, cazzatone horror, nemmeno tanto divertente a dire la verità nonostante le premesse, buttato in sala in occasione di Halloween.
Per Halloween piuttosto recuperate Nightmare, in uscita speciale.
In attesa del sequel ufficiale di Ghostbusters arriva GHOSTHUNTERS, scialbo film per bambini che ne saccheggia vergognosamente l’immaginario.
HITMAN : AGENT 47 è il sequel dell’Hitman del 2009, tratto da un celebre videogioco. Perde la Kurylenko, unico elemento di interesse, e la confezione professionale di Xavier Gens e finisce per assomigliare a un sottoprodotto russo.