“Coincidenze significative”, rimandi, parallelismi e contrapposizioni tra i capolavori dell’arte rinascimentale e quella contemporanea. Questa, in estrema sintesi, la natura di Synchronicity, la nuova mostra visitabile a Palazzo Pretorio da venerdì 25 settembre.
Synchronicity, presentata stamani alla stampa dal curatore Stefano Pezzato, si articola lungo tutte le sale del museo civico pratese e non è un caso. “Quando mi hanno chiesto di curare la nuova mostra di Palazzo Pretorio, il museo civico della città in cui lavoro da 20 anni – ha cominciato – ho proposto di mettere in relazione il percorso museale del Pretorio, che va dal ‘300 al ‘900, con alcuni tra i più importanti artisti contemporanei. D’altronde la vocazione contemporanea di Palazzo Pretorio non è una novità, visto che la sua riapertura ha coinciso con una mostra dedicata ad un autore contemporaneo come Lipchitz”.
E’ quindi questo il “gioco” alla base di “Synchronicity”. Non una mostra a sé stante, estranea cioè al museo che la ospita, ma un vero e proprio arricchimento della collezione già presente, che si materializza con l’innesto ponderato di opere (36 in tutto: qui la lista degli artisti) capaci di volta in volta di suscitare in chi guarda analogie, parallelismi, contrapposizioni più o meno spontanee.
Il termine “sincronicità” deriva da Jung e dall’omonimo testo nel quale, ha spiegato Pezzato, “si parla di ‘coincidenze significative’, che poi sono quelle relazioni che ognuno crea di fronte ad un’opera d’arte. Synchronicity vuole però essere un percorso aperto: presenta alcune associazioni-guida che vogliono attualizzare le opere del Pretorio avviandone un confronto con il contemporaneo, ma che sono anche un invito ai visitatori perché trovino le proprie analogie, le proprie interpretazioni. Cioè – ha aggiunto – “.
“Al piano terra ci sarà una sorta di introduzione articolata in tre sale (17 opere ndr) – ha aggiunto il curatore di Synchronicity – un’introduzione che vuole essere una sorta di riflessione su quale deve essere il ruolo dell’arte e che tocca alcuni temi urgenti come quello del lavoro e dei profughi. “Synchronicity” è infine anche un omaggio a Prato e alla sua vocazione storica e contemporanea che si compie nel museo di Palazzo Pretorio”.
Sarà pubblicato da Pacini Editore un catalogo/guida che documenterà tutte le opere esposte con immagini e apposite note critiche, un saggio introduttivo del curatore sul tema della “sincronicità” fra i contemporanei e la storia, rappresentata nell’occasione da un’ampia selezione di capolavori delle raccolte civiche di Prato.
Curiosità. “Synchronicity” è un progetto che intende rilanciare la vocazione artistica contemporanea della città di Prato promosso interamente da Comune di Prato – Museo di Palazzo Pretorio. Se si esclude il curatore Stefano Pezzato, da anni in forze al Centro Pecci, non vi è traccia del coinvolgimento del museo che a Prato dovrebbe occuparsi di arte contemporanea.
Info e prenotazioni: Tel. +39 0574 19349961 dal lunedì al venerdì ore 9-18, il sabato ore 9-14 – e.mail: [email protected]
Orario: Aperto tutti i giorni (eccetto il martedì non festivo) con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30. Chiuso per la festività di Natale. La biglietteria chiude alle 18.