Gli Interpol cominceranno il loro mini tour italiano stasera a Torino, al festival “ToDays”, dove hanno già fatto registrare il tutto esaurito. Un’intervista apparsa oggi sulla Stampa anticipa il pezzo d’apertura del concerto, Say Hello To The Angels, dal primo album “Turn On The Bright Lights”, suonato dalla band quasi 800 volte in carriera per il semplice motivo, ha spiegato il chitarrista Daniel Kessler, “introduce l’atmosfera giusta ogni volta”.
Dopo qualche anno di appannamento dovuto al flop dell’album “Interpol” (che ha portato anche all’abbandono di Carlos Dengler, il bassista storico, la band americana è tornata alla ribalta con il recente “El Pintor“, un album molto più diretto e se vogliamo semplice dei precedenti, dove continuano a mescolarsi reminescenze dark e new wave ma dove la componente rock è ben presente e si fa anche sentire.
Non è cambiata però l’attitudine della band, che innamorata dell’Italia, del suo cibo e del suo pubblico, non esita a definire il proprio show (su Repubblica Firenze, stamani) come “unico“. E se sulla Stampa se ne parla come di uno spettacolo diretto, senza cover, essenziale e sostanzialmente senza sorprese, se non quelle della musica targata Interpol, l’intervista di Repubblica getta addirittura luce sull’abbigliamento in giacca e cravatta con cui la band viene riconosciuta nel mondo.
“Quanto conta per voi la moda?”
“Ci piace vestirci bene, suonare bene, comportarci bene. E’ un po’ il nostro motto”, risponde Paul Banks.
Foto anteprima: wikipedia