Tra Prato e Roma, l’attore/regista Milko Cardinale e la sua squadra stanno ultimando in questi giorni la prima parte di riprese del suo nuovo film dal titolo “Oklim, Sognando”, un nuovo lungometraggio indipendente che vuol parlare di cultura italiana, di cinema, di compromessi, di chi li accetta e di chi no.
Abbiamo incontrato il regista e ci siamo fatti raccontare il progetto: “io volevo fare soltanto un teaser – racconta Milko – un lavoro da pochi minuti. Iniziando a lavorarci assieme agli altri attori e tecnici però abbiamo visto che il lavoro era valido e sono stati proprio loro ad incoraggiarmi a sviluppare il lavoro. Adesso siamo a una mezz’ora di montato”.
Assieme a Cardinale, protagonista nel film, altri attori pratesi: Irene biancalani, Alice Massei, Daniele Favilli. Ospite d’eccezione del film: Don Backy. “Avevo in mente la sua canzone ‘Sognando’ per questo film e la volevo come colonna sonora. L’ho contattato via mail spiegandogli il progetto e chiedendogli, oltre al permesso di poterla usare, anche il mio desiderio di averlo all’interno del film per un cameo. Non ci speravo, mi sarebbe bastata la canzone sinceramente. Lui invece ha risposto sposando il progetto: ci siamo incontrati e lo abbiamo portato a Roma dove abbiamo girato la sua scena. Una grandissima persona, un grande artista, di una sensibilità unica”.
La trama. “Oklim” racconta di un regista che vuol conseguire il sogno di realizzare uno spettacolo che nessuno considera e di un attore invece che, invece, avrà successo. “Il protagonista – racconta Cardinale – continua a proseguire il sogno del vecchio cinema, da scuola dei maestri del cinema, senza seguire l’attualità dello spettacolo. E’ ipercritico nei confronti di tutti i programmi televisivi, mentre la controparte cerca di metterlo coi piedi per terra e gli dice c’è bisogno di accettare dei compromessi per avere successo oggi, ma lui non accetta”. E poi un progetto fallimentare, la politica e la pazzia: “C’è tanto vissuto mio e dei miei amici che lavorano in questo ambito, dei sogni meritocratici che si vanno a scontrare con la realtà. Ho voluto parlare solo d’Italia: lo reputo un film di protesta, anche nell’organico per quanto riguarda il cast e tecnica. Con pochissimi sponsor siamo riusciti a montare trenta minuti di film”.
Il crowdfunding. Il film però ha bisogno di essere sostenuto per essere completato nel migliore dei modi. Per questo partirà tra qualche settimana la campagna di raccolta fondi tramite crowdfunding con la quale sarà possibile sostenere “Oklim”. “Abbiamo un teaser che è all’audio a Bologna da Lorenzo Gerace, ultimato quello, partiamo con la raccolta”. Perché bisognerebbe finanziare il film di Cardinale? “Secondo me è un progetto valido – continua il regista – tutti gli attori sono bravissimi e mi hanno dato la forza di girare tutto questo con pochi soldi. Il soggetto, a detta di chi l’ha letto fino a ora, è bello viaggia, è fresco. Questo film deve andare nelle sale cinematografiche”.