Protagonisti della serata di sabato 11 luglio saranno Massimo Altomare ed Ettore Bonafè che porteranno a Prato il progetto Freak Brothers Illusion per rendere omaggio a Freak Antoni, il cantante degli Skiantos scomparso nel febbraio del 2014 e ricordare i frenetici ed energici anni ’70. Protagonista di una scena,quella bolognese, e di un periodo, gli anni ’70, che hanno rappresentato una sorta di eccezione nel panorama musicale italiano, Freak Antoni è diventato un’icona di quegli anni grazie anche al suo modo di essere, allegramente alternativo e ferocemente satirico, legittimo erede musicale dell’ala più estrosa del movimento giovanile degli anni’70. Il concerto di Altomare e Bonafè ripercorrerà i 35 anni di carriera di Freak Antoni insieme agli Skiantos e i successivi due come solista: partendo quindi dal gruppo rock che lo ha reso famoso in tutta Italia, fino ad arrivare alle collaborazioni con musicisti, autori e scrittori. La serata, ad ingresso libero, sarà un’imperdibile occasione per celebrare uno dei talenti più eclettici della musica italiana, underground e non solo, con due musicisti che condividono con Freak Antoni l’irrequietezza e lo spirito libero.
Massimo Altomare ha cominciato a esibirsi dal vivo negli stessi anni ’70 in cui Freak Antoni faceva nascere gli Skiantos. Dopo l’inizio col duo acustico “Loy e Altomare”, insieme a Francesco Loy, Altomare è rimasto all’interno del mondo musicale spaziando in ogni direzione: dal tributo a Fred Buscaglione, al soul, alle collaborazioni di lunga data con Stefano Bollani. Negli ultimi anni ha unito la sua passione per la musica con l’impegno sociale, dirigendo laboratori musicali nei licei di Firenze e dirigendo spettacoli teatrali insieme a ragazzi e ragazze detenuti nelle carceri di Prato e Firenze.
Ettore Bonafé nasce come chitarrista, ma dopo la scoperta e la folgorazione del jazz si dedica alla sua passione da sempre: la batteria. Dopo aver studiato percussioni in India, attirato dalla melodia degli strumenti a percussione indiani, torna in Italia dove comincia a prendere lezioni di batteria con impostazione classica e si appassiona al vibrafono, che studia nelle scuole estive dell’Umbria Jazz e al CAM di Scandicci. In accordo col suo spirito nomade, oggi è professore di percussioni per le scuole della Fondazione Siena Jazz, collabora con danzatrici e coreografe e partecipa a numerosi progetti.
La musica che gira intorno prosegue con altri due appuntamenti: sabato 18 luglio lo swing e il rock ‘n’ roll dei Fratelli Marelli in “Basta un poco di musica e sabato 25 luglio con Luca Moriani in “Intorno”, sulle onde del pop.