“Io non glielo avrei fatto fare”: sono le parole del direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci ai microfoni di Controradio stamattina. Fabio Cavallucci, intervistato da Domenico Guarino, commenta l’operazione “Occhi di Prato”, commissionata a Clet dai Lions e il Comune di Prato, specie sull’installazione davanti all’opera di Moore.
“Intervenire su un’opera di un altro artista non è a priori da combattere – commenta Cavallucci – pensiamo alla Monnalisa coi baffi di Duchamp. Qui si tratta piuttosto di una riflessione sulla qualità dell’intervento: mentre nell’opera di Duchamp si voleva sottolineare alcune questioni legate alla figura maschile e femminile, interpretazioni di carattere alchémico e psicanalitico, l’intervento di Clet è una banale presa in giro, banale ironia, come si trova in qualsiasi bagni pubblici delle stazioni”.
Ascolta l’intervento completo a Controradio.