Mercoledì 20 Maggio – NESLI in concerto – Obihall
Fa molto caldo a Firenze, ma gli eventi indoor vanno avanti di gran carriera. Questa sera va di scena all’ Obihall il secondo incontro della rassegna di “Sensibilizzazione dei fratelli scarsi” a cura dell’associazione “Hugo Maradona era un bravo calciatore”, di cui Albertino è il presidente attuale.
L’artista di questa serata, che gia’ ha visto esibirsi forse l’elemento di spicco dell’associazione, Marco Ligabue, è Nesli, il rapper fratello di Fabri Fibra.
Effettivamente Nesli non ha rapporti così idilliaci con l’associazione intitolata a Hugo Maradona, visto che si è cambiato il nome, ma siamo a Maggio, e gli altri artisti (vedi Gianni Bella, Ettore Bianconi e Giuseppe Fiorello) erano già impegnati. Si ricorda ai partecipanti che a margine dell’evento, al pomeriggio, si terrà in zona Firenze Sud la prima coppa ciclistica “Serse Coppi”, e che durante la serata si raccoglieranno firme per una legge di iniziativa popolare per garantire pari dignità ad Andrea Della Valle, fratello di Diego.
Giovedì 21 Maggio – “La fille du 14 juillet” – ISTITUTO FRANCESE
In queste sere di fine primavera, dove si sta bene, dove gli studenti medi stanno finendo la scuola e magari sono già passati, dove si può iniziare a cenare all’aperto, un bel cinema ci sta proprio bene.
Uno spettacolo leggero o entusiasmante, come un Woody Allen o uno Scorsese: insomma una proiezione perfetta per questa serata è “La fille di 14 julliet”. Il film, più francese di Alain Delon che mangia del Brie bevendo Chardonnay dentro una 2 CV, racconta il tentativo del protagonista Hector (Grégoire Tachnakian), di conquistare Truquette (Vimala Pons), la ragazza che ha conosciuto al Louvre durante la giornata del 14 luglio. Viene subito in mente una trasposizione italiana, “La sposa del 15 agosto”, dove Umberto tenta di baccagliare Lorena sulla spiaggia di Ostia a colpi di birette e Solero Algida.
E noi preferiamo decisamente quest’ultima situazione. Film consigliato agli stitici.
Venerdì 22 Maggio – Street Clerks in concerto – Obihall
All’ Obihall arriva una band ggiovane, saltata dai palchi locali e dal glorioso Rock Contest al grande pubblico. Arrivano gli Street Clerks, idoli delle ragazze che prima ascolteranno loro e dopo passeranno direttamente a Cesare Cremonini senza passare dal via.
Ottimi brani, con il piglio buono da scampagnata del gruppo del dopo cresima, look perfetto, da giorno della laurea triennale, questi quatto ragazzi sono la prova di come si partecipare alla cosa che molti elettori di SEL (e non solo) odiano di più, ovvero un talent, e fare successo con umiltà e stile.
Noi ve li consigliamo, anche per verificare se il pubblico di questi ragazzi è quello che ci aspettiamo, una specie di convention politica della Leopolda in versione jovanottiana oppure se presenta delle anomalie talmente inaspettate quanto la presenza di Giuseppe Rossi su un campo da calcio.
Sabato 23 Maggio – Micah P. Hinson vs Sixto Rodriguez in concerto – Teatro Puccini vs Teatro Verdi
Scontro fra titani, scontro fra teatri, scontro fra artisti. All’angolo del Teatro Puccini, ovvero il teatro più piccolo ma con una tradizione sociale importante, una sorta di Coop di provincia dei teatri si presenta ovviamente il cantautore folk problematico vestito come un personaggio dei Goonies, Micah P. Hinson. Nell’altro angolo, al Teatro Verdi, ovvero il teatro immenso dove si esibiscono da Sbirulino a Frank Sinatra, abbiamo un cognome importante per l’Italia, Rodriguez. Purtroppo non è Belen l’artista di cui parliamo, bensì Sixto Rodriguez, un chitarrista americano talmente sveglio che ha scoperto di essere famoso perché glielo ha detto la figlia che a sua volta l’ha letto su Yahoo.
I concerti sono entrambi buoni: diciamo che il signor Hinson raccoglie una nicchia diversa, gli amanti di tutto quello che viaggia su circuiti non commercialmente appetibili. I fan del “concertino”, che Dio solo sa quanti se ne sono visti tutti e per via di cosa, che basterebbero tre concerti come si deve in un anno per stare bene. E invece no, perché meno siamo meglio stiamo. Il pubblico di Rodriguez è un po’ diverso perché si può rischiare di trovare da Gino Castaldo a Paolo Bonolis, che magari la moglie gli ha fatto vedere il documentario e ha scoperto che esiste uno strumento a corde che si chiama chitarra.
Noi votiamo per Sixto, anche se sembra Yoko Ono incrociato con Slash e vestito da Johnny Cash.