“Come voi si lavora poco ma la vita ci vuole come voi”. Huang Xianzhao ha poco più di 30 anni e gestisce un negozio a Verona. Nata in Cina, ha lavorato a Prato per tre anni, “dodici ore in fabbrica, poi ho detto basta e sono venuta qui“. In cerca di una vita migliore.

E’ una delle nove storie di “La vita ci vuole come voi – Storie di immigrazione cinese a Nord-Est“, documentario che verrà proiettato domani (sabato 16 maggio, ore 17,30) al circolo di San Paolo (via Cilea 3) per Trame di Quartiere.

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Il documentario è realizzato da Elia Morandi e Marco Toffanin (che saranno presenti alla proiezione) e non poteva che essere proiettato a Prato, realtà ben più complessa di quella veneta per quanto riguarda l’immigrazione cinese ma non per questo meno interessante, anche solo per capire qualcosa in più della situazione pratese. I protagonisti del documentario sono infatti uomini e donne che sembrano aver trovato un loro posto in Italia. C’è la commerciante e il ristoratore, la professoressa, le gemelle e il giovane musicista, che raccontano non solo delle proprie famiglie ma anche delle loro aspirazioni, dei loro sogni e dei loro problemi. Raccontano anche le delusioni. “Non avevo idea di come potesse essere l’Italia – racconta una di loro – vedevo il Colosseo in tv e mi sembrava grandissmo. Poi sono venuta in Italia e ho scoperto che il Colosseo è piccolo, molto piccolo”. Oppure si rendono conto per primi di qualcosa che gli stessi italiani faticano a capire. Parlando dei propri figli, dicono: “Loro sono nati qui, sono cresciuti qui, sono di qui”.

Il documentario sarà introdotto da Massimo Bressan, direttore del centro ricerche Iris, mentre al dibattito parteciperanno, oltre agli autori, anche Elizabeth Krause del dipartimento di antropologia Università del Massachusetts – Amherst e Guang Yang Lucio del Pin di Prato.