Mercoledì 6 Maggio – Biagio Antonacci in concerto – Mandela Forum
L’annuale raduno delle estetiste italiano intitolato a Barbara D’Urso si sposta quest’anno direttamente a Firenze , nonostante le proteste degli albergatori di Lido di Classe, ma c’è un perché. L’altra convention italiana, prescindendo l’ EXPO, ovvero quella dei titolari di centri estetici della provincia di Caserta si svolgerà proprio nella nostra città, durante il concerto di Biagio Antonacci.
Il patron musicale dei villaggi vacanze dell’ Alpitour, il musicista con la camicia di lino anche a novembre, colui che risponde al nome del mitico ex presidente della RAI ed al cognome di una ditta di traslochi di Monsummano, approda sul palco del Mandela Forum. Non c’è molto da recensire o dire sul personaggio, tale è la sua celebrità fra i rappresentanti di creme solari oppure fra i commercianti di chitarre di discutibile fattura: Biagio Antonacci è dopo Eros Ramazzotti il più grande interrogativo della scena musicale italiana dal dopoguerra ad oggi. Una sorta di Gianni Morandi bagnato nel Martini Bianco che piace sempre alle mamme, ma quelle divorziate in pellegrinaggio nelle crociere Lauro alla ricerca di un compagno come l’ Antonacci, ovvero con i sopraccigli rifatti, due figli a carico ed un lavoro precario come agente immobiliare.
Segnaliamo ai lettori l’istituzione, il 12.3.2005, di una Commisione Bicamerale d’inchiesta inerente al fenomeno “Biagio Antonacci e la musica italiana”: misteri del genere hanno il dovere di essere presi in carico dagli organismi preposti della Repubblica Italiana.
Giovedì 7 Maggio – Irene Grandi in concerto – Obihall
Avvisati troppo tardi del concerto di Biagio Antonacci, il giorno prima, la cavalcata delle ragazze rock (ma nemmeno troppo) degli anni ‘90 giunge con un giorno di ritardo. Stupidi noi, che pensavamo ad un duello all’arma bianca fra fans di Irene e di Biagio, combattutto con rossetti, rimmel, birre medie e Martini Dry, autoabbronzanti e braccialetti colorati comprati in spiaggia dal senegalese di turno.
Niente. Irene Grandi arriva il giorno dopo, data perfetta per i mariti che possono sbolognare le rispettive consorti e guardarsi l’Europa League. Con Irek arriva in sostanza il pubblico di coloro che hanno tatuato sulla spalla il vortice o un tribale scolorito sopra le natiche ed il disco “Rewind” di Vasco Rossi ancora nello stereo in macchina, ovviamente in CD che il computer non è che si sappia usare tanto bene. Arrivano un po’ le ex “figliole” di 15 anni fa, quelle che, se di estrazione popolare,si chiamavano con i diminutivi o vezzeggiativi (la Barbarina, la Deborina, la Jenny etc..) e avevano la compagnia al bar oppure, se altolocate o radicalsinistrorse per “nomecognome” ed avevano poche amiche fidate, magari in centro.
Ad Irene vogliamo bene e consigliamo francamente il concerto: se non altro è l’anima buona di una Firenze che della musica ne ha fatta onestamente una professione lavorando, e trovando una dimensione sempre sorridente e semplice.
Venerdì 8 Maggio – Dimartino in concerto – Tender Club
Solo musica in questa settimana a Firenze. Il pimpante e toscanissimo Antonio Di Martino si esibirà a Firenze sul palco del Tender Club presentando il suo ultimo lavoro “Un paese ci vuole”. Un ottimo titolo che inquadra esattamente la situazione sociale italiana di oggi: flussi di braccianti che migrano verso le città, abbandonando gli attrezzi agricoli in virtù del fatto che il lavoro in fabbrica renda più appagante il futuro. Il frigorifero e la 600 non sono più sogni borghesi.
Ovviamente saremo al concerto, perché l’amico Antonio è anche un bravo cantautore, nonostante abbia la media parole scritte/note suonate più alta dall’uscita di “Prisencolinensinainciusol” ad oggi. Andremo al Tender, ansiosi non solo del live ma anche di sapere quale particolare sostanza di sintesi venga ingerita dal cantautore stesso sia per ricordarsi il testo delle canzoni che canta, dove trovare una rima è un’impresa pari al trovare un fan di Franco Califano ad una cena di Natale (laico, ovvero tipo il 29 dicembre, a caso) in casa Boldrini, sia per capire come si possa arrivare ad iperboli mentali e incroci di immagini che nemmeno Francesco De Gregori con un trauma cranico poteva immaginare. Ma andremo soprattutto per cercare di capire cosa capisce il pubblico.
Sabato 9 Maggio – I Gatti mezzi in concerto – Auditorium Flog
Concerto di respiro internazionale, quello di questa serata all’ Auditorium Flog. Il bravissimo duo denominato “I Gatti mezzi” ci proporrà un repertorio fatto di sperimentazione musicale e di composizione critica sul modello Battiato/Sgalambro/Stockhausen, però in pisano, lingua che si aggrada perfettamente agli avventori fiorentini in questa serata che chiude la stagione della Flog.
Siamo con i Gatti Mezzi, in ogni caso. Li vediamo come avamposto di una controcultura toscana, un autentico baluardo in difesa dell’invasore livornese che, complice l’operazione del geniale Virzì, la satira sboccata del Charlie Hebdo de “noattri”, e la militanza politica forse un po’ facilona, cerca di propinarsi come nuovo “maledetto simpatico toscano”.
Domenica 10 Maggio – Rachele Bastreghi in concerto – Viper Theatre
Una domenica sera intima , viste le dimensioni quasi domestiche del Viper Theatre che sicuramente andrà sold out per questo concerto di Rachele Bastreghi. Se non avete preso i biglietti prima è inutile che vi avventuriate a Firenze, aspettate il prossimo disco, annunciato già fra pochissimo con le collaborazioni dei più grandi artisti contemporanei.
Per i pochi fortunati che riusciranno ad entrare, cosa dire: la situazione all’insegna della leggerezza, del disimpegno e del sorriso (espressione sempre stampata sul volto della solare cantante) farà passare loro una serata favolosa, perfetta per metà maggio a Firenze, quando si sta bene in centro a passeggiare.
Siamo molto curiosi di questo live, anche se francamente sarà dura vedere Rachele Bastreghi da sola, orfana di Francesco Bianconi (oramai impagliato al museo delle cere di Londra fra Rasputin e l’abate Faria) e di Claudio Brasini, la cui valenza scenica nei Baustelle si può paragonare a quella di Franco, il baffo dei Ricchi e Poveri. Una sorta di esibizione, giusto per citare questo mitico complesso degli anni 80, di Angela la brunetta in solitario. Poco funzionale, ma giusto per continuare a fare qualcosa come i pensionati che fanno i lavori di bricolage in casa, che poi regalano ai nipoti che li buttano.
Nota bene
Ci sembra giusto menzionare, a margine degli eventi della settimana un simpatico clip realizzato da tale Lorenzo Baglioni, che anche se ha il visto un po’ a bischero è un genio. Tutto quello che dice è verità sottoscrivibile, anche se ci manca francamente una citazione per le ragazze del Teatro Cantiere Florida, luogo che già ci manca.