“Prato e i suoi volti” è il corso di giornalismo fatto da Officina Giovani e tenuto dalla nostra Stella Spinelli. Qui si racconta come vivere delle proprie passioni.
di Gianluca Righetto
Andrea, in arte Mario Red, è un ragazzo pratese di 29 anni, ci incontriamo in un bar appena fuori al centro, ma vista la bella giornata primaverile propone di spostarsi in un giardinetto lì vicino. Ancor prima di parlare seriamente di bicicletta, Andrea esordisce con “Sai questa passione è nata tutta da mio padre, è un amante di auto, moto e bici d’epoca, è merito suo”.
Andrea ha lavorato per un paio d’anni in un negozio di biciclette e adesso con alcuni amici realizza su richiesta biciclette custom, totalmente personalizzate e molto appariscenti. Il loro progetto ha un nome che richiama un po’ il mondo delle moto Two Wheeler Custom Garage.
“Un giorno Maurizio è venuto da me con la Graziella del nonno, voleva rinnovarla un po’. Durante la ricerca dei pezzi e la realizzazione si è aperto un mondo, ci siamo divertiti e da un anno circa, tramite passaparola e persone che ci contattano dopo aver visto le bici sulla pagina Facebook, le costruiamo su richiesta.” Quando Andrea mi parla delle bici che ha in cantiere, si respira la passione e il divertimento per questo mestiere. “In questo momento stiamo realizzando una bici a tre ruote per un artista di strada! Poco tempo fa abbiamo costruito due grazielline per un ragazzo, una completamente bianca e l’altra nera, ma identiche come componenti”.
Andrea racconta delle bici che ha costruito: catene colorate, manubri altissimi, verniciature personalizzate “Mi sembra di essere tornato sedicenne, quando con gli amici mi divertivo a modificare la bmx”. Per Andrea la bicicletta è sempre questo, un divertimento “Facevo discesa, venivo giù dai gradini di Piazzale Michelangelo, non ti dico quanta fatica tornare su con bici da 23 chili…” e questa cosa si rispecchia nell’originalità delle bici che realizza “queste grandi catene hanno rovinato un po’ il mercato delle bici, quelle che vedo in giro sono tutte uguali, mi mette un po’ di tristezza”. Andrea ci parla dei sui clienti “sono tutti ragazzi, hanno più o meno la mia età, ricevo le richieste più assurde ma per noi è una sfida, siamo contenti di metterci in gioco”.
La bicicletta per Andrea non sono gli allenamenti, la fatica: “La nostra filosofia è prendere la bici e andare a farsi un bel giro, con calma. Con altri gruppi presenti a Prato, come PIF, vorremmo organizzare un ritrovo fisso magari in centro, una sera a settimana e ritrovarsi tutti in bicicletta” Andrea parla di Prato, la nostra città e definisce scherzosamente il centro tre piazze che fanno angolo, “È una città piccola, muoversi in bicicletta è comodo, abbiamo delle bellissime ciclabili, anche se la manutenzione lascia a desiderare, purtroppo – continua – c’è sempre la paura che ti rubino la bicicletta, io stesso la userei sicuramente di più se ci fosse più sicurezza, dei parcheggi adibiti”.
Andrea pone poi problema dell’integrazione dei trasporti “portare la bicicletta in treno è un dramma, non c’è posto per i passeggeri figuriamoci per le bici! E per andare a Firenze, pago di più il servizio per il trasporto che il mio biglietto!” Questo non sembra intaccare però la voglia di pedalare e di continuare a divertirsi con questo mezzo “vorrei che ci fosse più eventi, più promozione”. Ce lo auguriamo tutti Andrea.