Settimana di transizione in attesa dell’abbuffata di titoli d’autore prima durante dopo Cannes.
FRENCH CONNECTION non è il remake del filmone di Friedkin con Gene Hackman (in italiano Il braccio violento della legge), ma è ispirato allo stesso clan e ambientato negli stessi anni. E’ la dimostrazione che in Francia si continua a fare del cinema di genere e a buttarci un botto di soldi, anche se il film ha un taglio stilistico molto poco francese e molto para-hollywoodiano. Consigliato a: le fan di Jean Dujardin, l’ombroso protagonista dalla parte della giustizia.
LA FAMIGLIA BELIER è una commedia francese – riborda! – mediamente più divertente ed originale delle commedie francesi che ci invadono, anche se il regista viene dalla pubblicità e purtroppo si vede un po’. Si parla di handicap con leggerezza e intelligenza, con questa famiglia sordomuta con la sola figlia normodotata che deve fare da interprete a padre, madre e fratello. Consigliato a: gli amanti di certo cinema medio garbato francese.
Non male HO UCCISO NAPOLEONE di Giorgia Farina, che riesce quasi nel miracolo di far recitare la Ramazzotti. La Farina, dopo il buon esordio di “Amiche da morire”, continua sulla strada, poco battuta, di un grottesco “nero” piuttosto derivativo (di matrice spagnola, da Almodovar a De la Iglesia) virato al femminile e almeno lontano dalla piattezza fotografica, scenografica e contenutistica delle fiction alla Miniero-Genovese. Consigliato a: gli amanti del grottesco sopra le righe.
Più fiacco l’altro italiano della settimana, LA TERRA DEI SANTI. Ambientato nelle terre di Anime Nere ne descrive la controparte femminile ma perde il confronto col film di Munzi. Opera d’esordio dignitosa, ma priva di originalità. Consigliato a: chi vuole saperne di più di ‘ndrangheta e palazzoni brutti nel sud italia più (s)perduto.
L’ULTIMO LUPO, titolo col quale Annaud tenta di evocare l’Orso, è in realtà un prodottone piuttosto classico su commissione di esotismo avventuroso, ambientato in Mongolia. Consigliato a: gli appassionati dei documentari National Geographic.
HOME è il nuovo cartone della Dreamworks. Avventura on the road piena di musica (Rihanna), gag e buoni sentimenti. Robetta, come quasi tutta la roba della Dreamworks. E’ inutile consigliarlo ai genitori: sarete costretti a portarci i vostri figli.