L’undicesima edizione di is it my world?, progetto a cura di Kinkaleri rivolto alle espressioni più emergenti della scena dal vivo torna a proporsi come luogo attivo del tessuto culturale di zona. La programmazione di spazioK, centro di residenza regionale, orientata da sempre alla commistione dei generi, prende avvio domenica 22 marzo alle ore 18 con lo spettacolo “Idioteca, una parte / quasi tutto“, di Luca Camilletti ex membro fondatore del gruppo Kinkaleri, che presenta l’azione quasi conclusiva di un percorso iniziato nel 2014. Dopo una prima versione breve presentata a Raum a Bologna all’interno di Catacomb Bomb di Xing, questa è la versione ampliata e quasi definitiva dell’opera in attesa del debutto. Il percorso di lavoro è stato reso possibile grazie alle residenze artistiche allo spazioK, Il Moderno di Agliana, AttoDue/LaboratorioNove.
“Idioteca, una parte / quasi” tutto si snoda in una composizione di azioni che scarnificano il lessico del riconoscibile e per questo brillano di una sfumatura idiota, nel tentativo di cercare la libertà non consumabile, quello stupore che sa d’infanzia e di primitivismo applicati alla ragione e non viceversa. In scena Emiliano Dini, Katiuscia Favilli, Riccardo Ruscica, Silvia Sieni sono i carnefici del linguaggio in uno spettacolo che fin dal suo inizio fa del paradosso la sua materia d’indagine, in modo favoloso e inquietante. A partire da una ricerca con una propria radicalità, l’opera contempla il salto nel vuoto per esplorare territori sconosciuti che rafforzano l’idea di figure retoriche, soprattutto quelle mancanti. Il titolo fa riferimento non a un giudizio sulle cose ma allo smarrimento delle cose stesse.
Luca Camilletti. Presenza nel campo delle arti sceniche, con estensione alla musica, alla fotografia e alle lingue, è autore dei propri spettacoli (Autoservice, Il potere del sangue dell’eroe, per esempio Giacomo Matteotti, Oratoria dinamica per Girolamo Savonarola), curatore di progetti (Dentro!, FAF Florence Art Factory), attore in opere di Rodrigo García e Zapruder Filmmakersgroup, regista di uno spettacolo di Codice Ivan. Dal 1995 al 2007 è stato membro fondatore del gruppo Kinkaleri del quale firma collettivamente tutte le opere prodotte in quegli anni.