Martedì 17 Marzo – Irlanda in festa – Obihall
“Il cielo d’ Irlanda è un oceano di nuvole e luce”. No, il cielo di Irlanda non è un cielo di nuvole e luce come cantava la cantantessa orfana di Enrico Ruggeri e amica di qualunque artista internazionale di successo. Il cielo di Irlanda a Firenze è uno stanzone (l’ Obihall) dove non sa bene per quale motivo i ragazzi approdino a bere le Guinness. Perché questa manifestazione è unica al mondo, una specie di inno al multiculturale ai santi di paesi dove forse non siamo mai stati.
I ragazzi italiani festeggiano San Patrizio, in una sorta di connubio inventato fra due popoli tricolori, come se in Australia si festeggiasse San Gennaro con l’ Orchestra Italiana di Arbore bevendo Marsala e Limoncello di Sorrento. Una magia rara, forse un drammatico lascito degli anni 90 dove non gli U2 (che di sta roba francamente non hanno per fortuna mai parlato), ma Enya ed i Cranberries hanno generato il curioso mito dell’ Irlanda. Mito che peraltro non hanno nemmeno gli Irlandesi.
Buona birra in plastica e buon divertimento festeggiando il santo dell’ isola che in pratica è la Sardegna del nord.
Mercoledì 18 Marzo – Lodovica Comello – Obihall
All’ Obihall questa sera va in scena una curiosa situazione, anche se abbastanza comune nel mondo dello spettacolo. Lodovica Comello, chi è costei? Lodovica Comello è la Violetta smessa, senza girarci intorno: una ragazza cresciuta a cui tolgono il ruolo attraverso il quale ha fatto soldi. In sostanza il concerto di questa per noi sconosciuta artista potrebbe essere paragonabile ad un film con protagonista il piccolo Totò Cascio di Nuovo Cinema Paradiso (che adesso ha tipo 36 anni) oppure un musical con il ballerino bambino di Madonna del 1987.
Del resto non tutti sono Gary Coleman, in arte Arnold, che se lo sono scelti vecchio che sembrava giovane: il prodotto dopo poco scade.
Anche se a giudicare dalle foto la “signorina nessuno” Lodovica Comello pare non solo non scaduta, ma anche maturata bene, per la gioia dei padri che accompagneranno le loro figlie a vedere questo curioso spettacolo.
Restano comunque valide, come per il concerto di Violetta, le convenzioni con le birrerie ed i centri massaggi orientali della zona (vedere indicazioni in loco) per il genitore accompagnatore.
Giovedì 19 Marzo – Saluti da Saturno – Tender Club
Il Tender apre le danze in questo giovedì primaverile con una band intelligente. Non si ride molto in questo concerto, e la cosa era ovviamente da aspettarsela visto che al disco ha lavorato anche Paolo Benvegnù. In questo caso dobbiamo essere per forza profondamente leggeri, e cerchiamo di esserlo, visto che questa complesso fa della buona musica.
Nonostante che poi uno quando va a leggersi una nota del nuovo disco loro e si trova davanti una roba così: “Il Free Jazz Cantautorale dei Saluti da Saturno, vive di una libertà poetica che arriva dai sapori e dalle immagini di Film Finlandesi, Armeni ed Italiani e dai ricordi e sogni di un bambino che solo attraverso la musica ha guardato il mondo, tracciando una linea estetica-elastica tra la canzone d’autore più semplice e quasi banale alla musica casuale, un disco da vedere o immaginare, oltre che da ascoltare.”
Sui “Film Finlandesi e Armeni” uno chiude il pc, accende su MTV per vedere due culi a caso oppure si guarda il ritorno dell’ Europa League, Roma-Fiorentina. Dai.
Venerdì 20 Marzo – Antropolaroid – Teatro Cantiere Florida
La Trinacria approda al Teatro Mezzadria Florida. Arriva con questo spettacolo dal titolo inquietante, a metà fra un robot giapponese, un elettrodomestico ed il nome di una band progressiva tedesca del 1975:
Antropolaroid rilegge una parte della cultura del Sud attraverso la mimica e l’interpretazione del maestro Tindaro Granata, un nome universalmente riconosciuto e di cui tutti noi conosciamo le produzioni. Tindaro, nato a Tindari (non è una battuta), crea sul palco “la storia di una famiglia italiana, in cui il male si perpetua come un’eredità misteriosa tramandata da padre in figlio, un male che si presenta ad ogni nascita e ad ogni morte.”
Ci sembrava strano in effetti che parlando di famiglia italiana non si fosse accostato l’aggettivo “male”. Aspettiamo quindi il seguito di Antropolaroid ambientato a Stoccolma.
Si consiglia al gentile pubblico di visionare i clip presenti sulla piattaforma Youtube per sondare il livello di conoscenza del siciliano, lingua necessaria alla comprensione di questo importante spettacolo, che sicuramente non vi deluderà.
Sabato 21 Marzo – Le luci della centrale elettrica – Auditorium Flog
Se siete giovani, siateci. Ma non giovani giovani, quel giovane che eri giovane una decina di anni fa e che amava ai tempi dell’uscita Vasco Brondi. Quel Vasco Brondi che prosegue da sempre la tradizione dell’incomprensibilità verbale estrema iniziata anni prima dai Subsonica, e la contestualizza nel disagio massimo della provincia italiana.
Quel Vasco Brondi che adesso ha per fortuna cambiato umore e sorride alla vita. E purtroppo, visto che sorride alla vita ha voluto iniziare a cantare con il risultato di Nanni Moretti che canta “Ragazzo Fortunato” in Aprile.
Peccato perché Brondi ci è simpatico. E comunque lo supportiamo, sperando che alla lunga diventi quello che tutti sperano, ovvero il nuovo Jovanotti.
Vai Vasco vai.
Domenica 22 Marzo – “Dove andiamo quando sogniamo?” – Teatro Cantiere Florida
Segnaliamo un ultimo evento della settimana: un evento straordinario non solo in quanto domenicale, ma perché si parla di Dino Buzzati al Teatro Carrozzeria Florida.
Dino Buzzati, una persona normale, talentuosa, che ha dato tantissimo al mondo della cultura e del giornalismo italiano, è il protagonista di questa interessante rassegna che inizia alle dieci di mattina (ecco, magari non importa arrivare a quell’ora) ed ha un percorso talmente ben fatto e lineare che stupisce rientri nella programmazione di un teatro che difficilmente si distingue per fruibilità e semplicità.
Forse qualcosa sta cambiando, anche se non ce lo auguriamo. Altrimenti che Firenze sarebbe senza gli attori croati in calzamaglia fucsia del Florida?