Mercoledì 11 Marzo – “Sguardi obliqui by Patrizio Pampaloni” – Caffè Letterario Le Murate.
Fragorosa riapertura della settimana fiorentina con questo evento al Caffè Letterario Le Murate: il sottotitolo dell’evento, giusto a spiegare quale parafrasi sia intrinseca nella descrizione, è “Elda Torres dialoga con Patrizio Pampaloni sulle tematiche della fotografia contaminata”. In sostanza, l’avventore in cerca di un aperitivo o di un digestivo in queste prime sere primaverili si troverà davanti l’annoso dubbio se beccarsi una rassegna di fotografie provenienti da Chernobyl e quindi contaminate al Cesio o all’Uranio 235 oppure se una mostra fotografica di uno sfortunato fotografo strabico (“sguardi obliqui”). La terza ipotesi potrebbe essere affascinante quanto improbabile: una signora sarda (“Elda Torres”) incontra un fotografo strabico nostrano che ha fatto un viaggio dentro una centrale nucleare. Partecipate cari amici, e fra un gin tonic ed un occhio alla splendida barista del caffè, fateci sapere.
Giovedì 12 Marzo – The Walk – Teatro Cantiere Florida
Il Teatro Carpenteria Florida stavolta gioca una carta favolosa, una carta che non ci aspettavamo. In tempi di spending review, di tagli alla spesa pubblica e privata, in tempi in cui il governo gretto e bottegaio taglia i fondi agli importanti spazi di cultura contemporanea (recriminazione che viene fatta dal 1923), i nostri amici immaginari pensano bene di pescare il jolly con questa rappresentazione teatrale. Che poi teatrale lo è fino ad un certo punto, perché possiamo forse intuire (data la nostra ingenua carenza nel linguaggio teatrale) che non si svolga in una platea ma in mezzo ad una strada. “In The Walk il pubblico è invitato a un viaggio a piedi nella città”. Chiarissimo il percorso mentale, meno quello podistico in cui è invitato il gentile pubblico: sostanzialmente si tratta di seguire degli attori che parlano in diversi giri dell’isolato di Via Pisana/Legnaia/Soffiano. Si risparmia in luci e tecnici, e si ha un risultato migliore, traffico permettendo. Ah, se ci siamo sbagliati, non vogliatecene. Perché l’idea era molto carina, e già pregustavamo uno spettacolo sui controllori di volo a bordo di un aereo di linea per Dubai.
Venerdì 13 Marzo – Goran Bregovic in concerto – Obihall
Firenze città aperta, città contaminata. Goran Bregovic, ovvero il Mick Jagger dei Balcani, il bel ragazzo che tanto fa sognare le signorine con i tacchi rotti che popolavano le nostre “turborockdancehall” nell’inizio anni 2000 irrompe a Firenze. Inizia il tour con il “nostro” concerto in quanto, come ribadito in una nota della cartella stampa, è stato sufficiente fare un’analisi dei cognomi dei calciatori delle squadre di tutta Europa e avere notato nella nostra città una componente record di cognomi in “-IC”.. Savic, Tomovic, Ilicic, ed i vari ex Ljaic, Jovetic, Nastasic, Rebic: i numeri contano, ed il profeta della musica da ubriacatura molesta Bregovic lo sa bene. All’ingresso della galante serata si troveranno dei punti di vestizione in cui o si permuteranno gli abiti cuciti dopo il 1992, oppure si procederà ad un processo di “sdrucitura” al fine di rendere gli abiti stessi usati e in cattivo stato. Tutto questo in modo da non turbare il maestro nella performarce di tarantelle balcaniche. Il grande dubbio che rimane a noi arguti recensori è quello di capire se e quando un Riccardo Marasco possa fare breccia in Ungheria. Dubbio annoso al quale forse il futuro potrà darci risposta.
Sabato 14 Marzo – Blonde Redhead – Viper Theatre
Avventori facili vi avvertiamo: questo non è un concerto, bensì è il raduno regionale degli ascoltatori di musica rock indipendente over 35. I Blonde Redhead, sui quali possiamo francamente spendere parole solo positive nonostante i brani spesso tediosi ai quali ci hanno abituato, stavolta non c’entrano nulla. Nonostante la loro ambiguità ed il loro porsi come cugini di quarta di Yoko Ono (tale è il loro appeal newyorkese), la band è solo il motivo di ritrovo di un pubblico che oramai non li ascolta più, o che se li ascolta li ascolta solo con lo spirito con cui un abbonato in curva Fiesole va a vedersi l’ultima di campionato contro il Torino a giochi fatti. Un happening pregno di saluti nel quale voi, magari arrivati tardi all’appuntamento con questa sonorità ben fatta ma datata, sarete totalmente fuori luogo. Insomma, qua si celebrano i volti del pubblico che si saluta fra di loro, fra sigarette e cocktail, e che ascolta per sbaglio (per fortuna) questo concerto. I Blonde Redhead non sono un concerto di nicchia, sono un concerto per la nicchia che li celebrerà con la stessa enfasi con cui i fan di Vasco vanno a vedersi l’icona ad un festival qualunque. Con buona pace dei musicisti, che ci hanno sempre fatto due palle così ma che si sono guadagnati una citazione di un altro alfiere del “radicalchiccismo”, Carlo Verdone, nel film “Viaggi di Nozze”. Dalla foto a margine si evince la simpatia, l’allegria e la freschezza di questi tre musicisti.