Martedì 24 Febbraio – Il Visitatore – Teatro della Pergola
Il martedì delle minoranze attoriali riprende al Teatro della Pergola di Firenze. Stavolta in questa brillante commedia di Schmitt che affronta il tema dell’olocausto si trovano padroni di scena coloro che erano rimasti senza spettacolo.
Perché è così, ce lo vediamo il regista: come da piccoli quando facevano le squadre al “campone”, e rimanevamo sempre ultimi scelti, perché non eravamo bravi o avevamo qualche empatia non consona a quel rude gioco. Così ha fatto il maestro Binasco: ha preso gli attori che non sceglie nessuno, per un motivo o l’altro. Anche se è strano, perché Alessio Boni è noto al grande pubblico per la sua istrionica maschera e per le sue pimpanti recitazioni pregne di pathos. E sul maestro Haber che dire: un professionista del suo calibro, sempre ligio ad una vita salubre e contemplativa, senza alterchi o senza mai strafare. Una pacatezza degna del miglior Battiato, quasi un asceta.
Si ricorda ai signori visitatori di non assumere nessun tipo di bevanda alcolica, in quanto all’ingresso verranno distribuiti dei farmaci anti-epilettici, per evitare eventuali reazioni dei gentili partecipanti agli urli casuali di Alessandro Haber.
Mercoledì 25 febbraio – Jack Savoretti – Auditorium Flog
Esistono situazioni al limite del paradossale. Le informazioni che ti arrivano mentre tu pensi di avere sotto mano il tuo mondo e invece ti spiazzano. Attenzione però, non si parla di cose che tu non vuoi vedere e con le quali tuo malgrado ti trovi a contatto: in quel caso hai già inconsciamente il giudizio pronto. Non ci soffri. Un minimo la musica la conosciamo, ma leggere questo nome ci ha fatto prendere un colpo, di quelli brutti, come quando la Fiorentina scese per la prima volta in serie B. Jack Savoretti. E chi cazzo è questo? Peggio di sapere “Il volo” vincitore a Sanremo, peggio che vedere un ministro delle finanze vestito come un killer della mafia girare per i ministeri di mezza europa. Jack Savoretti, un nome incrociato fra un calciatore svizzero, un pilota di Formula Uno o un pornoattore, sarà in concerto all’auditorium Flog. Non sentiamo di consigliare o meno l’evento, perché per noi questo evento ha una natura talmente aliena che in confronto una tournée teatrale di Nicola Savino potrebbe essere contemplativa. Che dire: andateci, e poi diteci. Savoretti. Cazzo.
Giovedì 26 Febbraio – La Svergognata – Teatro di Rifredi vs. Fiorentina – Tottenham H.
“Dopo i bei successi di “Stasera Ovulo” e “Vecchia sarai tu” ritorna la bravissima Antonella Questa con un altro pezzo del suo mosaico amaro, divertente, disincantato sul mondo femminile.” Questa è in soldoni la presentazione dell’allettante spettacolo teatrale al Teatro di Rifredi: ora, francamente, possiamo anche soprassedere sul fatto che non sappiamo chi sia Antonella Questa. Ma dopo la citazione di “Stasera Ovulo”, francamente le remore vanno via e non possiamo che consigliare questo spettacolo.
In concomitanza un altro piccolo evento, che noi raccomandiamo solo a quei barbari e trogloditi maschi che si divertono a vedere 22 ragazzi tatuati in mutande davanti ad un campo, il ritorno dei sedicesimi di finale Fiorentina-Totthenam H. Per i signori mariti: stasera vi giocate gran parte della vostra credibilità, fate a modo.
Venerdì 27 Febbraio – Afterhours in concerto – Teatro Verdi
Concerto inedito quello di stasera al Teatro Verdi. Una rock band giovanissima, capitanata da Manuel Agnelli, ovvero l’uomo pettinato come una femminista del 1971, sbarca stavolta a teatro. Un rock allegro e pimpante che oramai attira le teenager nate negli anni 70, o i ragazzini oramai con figli che indipendentemente vedono in questo complesso, forse a ragione, l’unica rock band degna di essere chiamata tale in Italia.
Del resto questa data ci sembra un po’ il loro canto del cigno, e ce ne dispiace. O forse banalmente la formula che spinge Marco Columbro a fare teatro, ovvero il “teniamo famiglia”, è il reale motore per questa data nel Teatro Verdi, che ricordiamo ospita eventi di ogni sorta, dal recital su Sbirulino ai concerti di musica concreta.
Bravi After, ironie a parte: partecipate numerosi, ci raccomandiamo. Ovviamente, se l’evento è troppo mondano o troppo pieno di vecchi giovani, potrete partecipare in Sala Rosai ad uno spettacolo in omaggio ai fiorentinissimi Gaber e Jannacci. Evento dal lessico praticamente incomprensibile che premia, come nelle migliori occasioni, l’artista passato a popolare le cimiteriali zone. Ci sentiamo di consigliarlo nelle prime uscite con professoressa precaria iscritta alla CGIL. Astenersi non laureati o criminali non votanti centrosinistra (e non tutto, diciamocelo).
Sabato 28 Febbraio – Umberto Maria Giardini in concerto – Glue Club
Arriviamo al sabato, arriviamo al giorno del relax e del disimpegno. Il Glue, la cui programmazione è sempre, al solito, incentrata sulla leggerezza e sull’intrattenimento propone stavolta il concerto di Umberto Maria Giardini. Chi è costui? Umberto Giardini, al secolo Moltheni (perché gli artisti hanno come vero nome quello d’arte, sia chiaro), rappresenta la summa massima dei difetti di ogni singolo cantautore. C’è tutto: la noia, il disagio, il look improbabile incrociato fra un pastore battista e Michael Douglas in “Un giorno di ordinaria follia”, il titolo del disco astruso, i pezzi che mancano. Insomma impossibile non assistere a questo spettacolo del sig. Giardini, che a fine anni ’90 era soprannominato dagli addetti ai lavori “Carmen Consolo” per la leggerissima somiglianza delle proprie canzoni ai pezzi della cantantessa disagiata che oramai canta solo di strazi siciliani. Il Glue, dopo il live di Edda, continua a regalarci sicurezze. Bravi. Si ricorda che come durante il concerto di Edda in sala sarà vietato parlare. Se dovete chiacchierare state a casa, qua c’è da capire il disagio.