Martedì 3 febbraio nuovo appuntamento con Politeama in Primo Piano, la nuova stagione del Ridotto del Teatro Politeama Pratese a cura di Mirko Guerrini. È la volta di una formazione cameristica di eccellente qualità come l’Ensamble Alraune, nata nel 2010 attorno a Stefano Zanobini e Mario Sollazzo, che spazia dalla musica antica a quella contemporanea e che al Ridotto porterà un toccante “Concerto della Memoria”.
Dai campi di concentramento nazisti ai gulag staliniani, dai desaparecidos argentini fino ai massacri etnici di Curdi, Armeni, Bosniaci, la violenza dell’annullamento di una parte della società attraverso la sua eliminazione fisica è una costante della storia umana. Un compositore simbolo della resistenza interna al regime stalinista, Dmitri Šostakovič, ha visto scomparire da un giorno all’altro amici e colleghi e ha direttamente subito la censura sovietica che, non meno di quella nazista, colpiva gli artisti facendo sparire le loro creazioni dalla vita pubblica della nazione. Le sue composizioni ricche di temi ebraici, affiancate ad altre di origine diversa, faranno da guida al concerto.
Tutti i concerti di POLITEAMA IN PRIMO PIANOsi tengono nelle sale del Ridotto del Teatro Politeama Pratese alle ore 21.15, preceduti da un apericena alle ore 20. Il costo per l’apericena ed il concerto è di 15 € (occorre prenotarsi allo 0574 603758), per il solo concerto di 7 €. Anche quest’anno è possibile acquistare un abbonamento per tutta la rassegna al costo di 45 €; per gli studenti under 25 l’abbonamento sarà di 35 €.
Alraune è nato nel 2010. Attorno a Stefano Zanobini e Mario Sollazzo si raccolgono musicisti, coreografi, danzatori, registi e tecnici del suono e delle luci in un ensemble che, pur avendo come oggetto principale la musica, è interdisciplinare e soprattutto innovativo nelle proposte. Gli interessi musicali di Alraune spaziano dalla musica antica a quella contemporanea sempre con una grande attenzione all’uso di strumenti e tecniche esecutive appropriati e filologicamente corretti. In pochi anni Alraune ha prodotto due cd: “Musica & Regime” e “Domenico Scarlatti, Sonate”, una mostra: “Voci dal Ghetto”, tre messe in scena: “Il Canto della Terra”, “Ciàula e Beatriz dal Ventre alla Luna”, “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda” e raccolto critiche positive da RadioTre Rai, Radio Toscana Classica, Archi, Das Orchester, L’Unità, Il Manifesto, La Repubblica, Suonare, Opernwelt, GB Opera, Opernfreund. Ha tenuto concerti per Festival Ekhof, Amici della Musica di Modena, AGIMUS Firenze, TheateRuine StPauli Dresda, Centro Confucio Università di Milano, Istituto Sant’Anna Scuola Normale di Pisa. Nel 2011 ha ricevuto la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica per il progetto interdisciplinare di Mostra-Concerto-CD “Musica & Regime”. Alraune sta lavorando al Ristori Projekt che ha come oggetto lo studio, la riscoperta e l’esecuzione delle musiche dell’eccezionale compositore Giovanni Alberto Ristori (Bologna? 1692 – Dresda 1753), la prima tappa è stata la prima esecuzione moderna dell’opera “Le Fate” (1736) nel teatro storico del Festival Ekhof di Gotha in Germania di cui Alraune ha curato, oltre all’esecuzione musicale, tutta la produzione: dai costumi alla regia alla messa in scena.
Stefano Zanobini ha studiato viola con Piero Farulli presso la Scuola di Musica di Fiesole mentre Mario Sollazzo studiava Pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Animato da uno spirito alquanto inquieto Mario si laureava anche in Filosofia all’Università di Tor Vergata di Roma. Dopo i rispettivi diplomi emigrano entrambi in Germania dove proseguono la loro formazione nella Hochschule für Musik di Detmold, Stefano con Nobuko Imai e Mario con Erika Kilcher. Nel frattempo divenuti coinquilini di una casetta alla Elisabeth Strasse 52 organizzano numerose feste a base di musicisti, cibo e vino e prendono parte a corsi con Alexander Lonquich, Simon Standage, John Holloway, Peter Matzka, Yuri Bashmet, Stefano Montanari, Jordi Savall allargando il loro interesse alla musica antica su strumenti originali. Nel frattempo Stefano diviene membro dei Bamberger Symphoniker e Mario studia composizione alla Hochschuele für Musik C.M. von Weber di Dresda. Poco dopo Stefano rientra in Italia come prima viola dell’Orchestra della Toscana e Mario girovaga lavorando come pianista, clavicembalista e compositore prima di tornare in Italia come docente dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli di Modena. La grande amicizia che lega Stefano e Mario e il loro comune sentire musicale li porta a fondare Alraune, ensemble in cui fanno confluire i loro multiformi ingegni ed in cui realizzano la loro utopia di un gruppo di artisti animati da una sana, inattuale ed irredimibile follia.