Un paio di giorni fa TvPrato ha resuscitato dal proprio archivio un servizio sull’inverno del 1985 a Prato, quello del grande gelo, definito da più parti ‘l’inverno più freddo del secolo”. Il video, che anche noi abbiamo rilanciato, è composto da una carrellata dei luoghi più rappresentativi di Prato stretti nella morsa del ghiaccio e da alcune scene di vita quotidiana in centro storico, nelle zone limitrofe e anche in provincia.
Il video è stato visto da migliaia di persone che ne hanno accompagnato la condivisione su Facebook con i propri ricordi, come sempre succede quando si vive un evento di portata storica. Su questi ci siamo concentrati. Scegliendo non tanto quelli che si limitano ad una vaga nostalgia e al “come si stava bene a Prato 30 anni fa” quanto, piuttosto, quelli che raccontano qualcosa. Veri e propri fotogrammi insomma, belli e in alcuni casi meno belli, che il video ha risvegliato nella memoria di chi lo visto e rivisto nei giorni scorsi.
Ne viene fuori una raccolta di episodi, battute e scenette che di nostalgico ha veramente poco. Semmai mette insieme, anche se in modo parziale, pillole di storia vissuta di chi nel 1985 viveva a Prato.
1) Rolando: “Mi ricordo io ho attraversato il Bisenzio a piedi sembravo Gesù”.
2) Alessia: “Ricordo che stavo tornando da scuola ed ero ad aspettare l’autobus in piazza San Domenico con i ghiaccioli ai capelli…avevo 15 anni…”.
3) Andrea: Che ricordi… Misi le catene al mio “cesso27″, non le levai per giorni, fino a rifinirle completamente…quante derapate ci ho fatto :-)”.
4) Silvia: “Mi sono riconosciuta nel video… a braccetto con mia mamma… e devo dire che dopo trent’anni mi ha fatto un grande effetto!!”.
5) Monica: “Pupazzi di neve in centro e bambini dentro le scatole attaccate a un filo a farsi trainare sul ponte di piazza Mercatale da fratelli maggiori e genitori! Io ero una di quei bambini a quei tempi…bellissimi ricordi!”.
6) Belinda: “Mi ricordo solo che la mamma e il babbo vennero a prendermi all’asilo perché s’era senza luce. La spalata di neve del vialetto x uscire dall’asilo era piú alta di me”.
7) Linda: “Io mi ricordo i tunnel sotto la neve, che divertimento”!
8) Roberto: “E se me la ricordo! Poveri noi a quei tempi c’era solo una macchina spargisale e solo aiuti da ditte private. D’altronde non avevamo una struttura per emergenza neve. Anche noi Vigili Urbani abbiamo sofferto e pure rischiato… ma va bene così”.
9) Claudia: “Ero in odore di maturità al Dagomari… Dove ovviamente il riscaldamento non funzionava! E allora …FORCA!! E tutti a Firenze in treno al cinema. Nelle sale c’era “Non ci resta che piangere”… Un pezzo di storia …”.
10) Saverio: “Io mi ricordo l’annuncio a voce (non c’erano ancora le registrazioni) alla stazione di SMN ferma e silenziosa: il treno da Reggio Calabria con 630 minuti di ritardo…”.
11) Riccardo: “Una di quelle notti è nata la mì figliola. E io avevo paura di non arrivare in tempo all’ospedale per via di diaccio sulle strade!”.
12) Emanuela: “Che bello… ma anche una bella … culata su un lastrone di ghiaccio mentre tornavo a casa da prendere il pane”.
13) Paola: “Io feci in terrazza una scultura “donna di neve” di 1,60 m”.
14) Valeria: “Ricordo il viaggio da Prato a Castiglion dei Pepoli, in Fiat 131, per andare dalla nonna ricoverata in ospedale, con la neve accumulata ai lati della strada, il silenzio ovattato della A1 quasi deserta…”.
15) Sara: “Io me la ricordo eccome! Avevo 12 anni e la mia cagnolina quell’inverno non l’ha superato…”.
16) “Io me la ricordo tutta… con i miei cugini si scivolava lungo la tangenziale in costruzione con i tappi in resina delle botti di mio nonno!”.
17) Simona: “Questo signore con gli sci hai piedi era mio zio! Ciao grande cicca!”.
18) Giovanni: “Io con la banda di disperati, partivo da prato con la Renault 4 e catene per andare a sciare a Sestola,ricordo che rischiammo di rimanere a dormire sulle poltrone di un circolo ricreativo a Gaggio ! … altri tempi!”.
19) Mirko: “Ero appena “sbarcato” dalla Sicilia e per scarpe avevo solo dei leggerissimi mocassini neri… (per giunta, avevo trovato un lavoro comodissimo: vendita libri porta a porta…)”.
20) Gabriele: “Per una settimana quasi senza acqua in casa in 3 famiglie… Si prendeva solo da una cannella in garage che non so per quale miracolo non era giacchiata… Saltò la corrente per un giorno intero e la bombola del gas finita… Con -23 gradi la notte”.
21) Sara: “Io avevo 10 anni ed ero contentissima della neve ..chiusero anche le scuole.Mio nonno mi fece sentire la neve con zucchero e vino… buonissima hi hi hi”.
22) Paolo: “Mi ricordo benissimo che sgommate nel macrolotto con la mitica R4”.
23) Luca: “Il mi’babbo mi portò a fare a pallate con mio fratello in Galceti”.
24) Cinzia: “Chi si ricorda? Via Picasso a quei tempi era un cantiere! E ai giardini si scivolava con i teli di plastica dall’argine!”.
25) Fabio: “Io andai dal Niccoli a comprare gli Ultravox”.
26) Simone: “La mia epica “boccata” dal vespino”.
27) Giuliana: “e chi se se lo scorda! Bloccata a Carmignano su un lastrone di neve ghiacciata, la paura perché cominciava a fare buio, poi mi salvarono degli sconosciuti su una jeep”.
28) Barbara: “A me dice mi battezzavano. Dice a Montepiano. Arrivata fresca da Siracusa. Dice il freddo lo odio ora. E pure la neve”.
29) Serena: “Mi sono rimaste impresse le piante davanti alla BNL di Via Valentini… Erano cristallizzate… Forse ho qualche foto”.
30) Renza: “Mi ricordo bene, la colonnina di mercurio segnò meno 25° e piccolo particolare, avemmo la casa allagata. Il gelo ci aveva rotto un tubo dell’acqua!”.
31) Elisabetta: “Già io tornavo dal mio viaggio di nozze nel deserto Algerino e i voli per Roma erano interrotti, un giorno intero all’aereoporto di Algeri e non ci volevo credere quando mi dissero che Roma era sotto una morsa di ghiaccio. Quando alla fine riuscimmo ad atterrare quasi 6 ore per arrivare a Firenze su un’autostrada ghiacciata e all’Ugolino (i primi mesi di matrimonio stavo là) non avevamo acqua per cui per fare la pasta presi la neve fresca in alto dai cumuli che c’erano intorno casa”.