“Il topo” di Pecchioli è andato in scena a Officina Giovani. Una “veglia” per rendere omaggio al poeta pratese messa in scena da la compagnia Prospettiva Capaneo e musiche dal vivo di Andrea Franchi. La serata è stata introdotta dal giornalista Umberto Cecchi, che ha ricordato l’amico Raffaello.
Il topo, la trama.
Un ragazzo (forse lo stesso autore?) si rifugia nella campagna Pratese per dimenticare un amore malato. L’ultimo bastione d’umanità che si è lasciato alle spalle è una locanda gestita dalla Bruna, verace ostessa, a cui periodicamente fa visita per rifornirsi di provviste. Il Natale è alle porte. E una violenta nevicata potrebbe lasciarlo isolato per settimane. Accanto a sè ha Carruba, un bambino, o meglio una presenza. Sarà reale o solo frutto dell’immaginazione di un ragazzo che ha scelto l’eremitaggio? Insieme hanno un obiettivo certamente più concreto: catturare Jack il Nero, un topo di dimensioni eccezionali… Ebbene in quell’antivigilia del Natale del 1965 qualcosa scosse questa particolare quotidianità. Uno straniero si appostò alla quercia.