Mercoledì 28 Gennaio – “Gli innamorati” di Carlo Goldoni (Teatro della Pergola)
Riparte la maratona di eventi fiorentina in pompa magna per questo mercoledì da leoni. A Firenze arriva il Goldoni, che poi altro non è che Tinto Brass nato nel ‘700. Goldoni, cognome che si addice all’associazione calzante ma errata al termine “goldone”, scrisse cercando nuove argomentazioni e stimoli una commedia (dai?) il cui motore fosse appunto l’amore delle giovani coppie. Al Teatro della Pergola si esibisce ne “Gli Innamorati” la compagnia che precedentemente portò Filippo Timi su questo palco, con grande successo: si compensano in questa serata le bellezze del balbuziente e occhiaiuto attore con il testo e ovviamente con la femminile protagonista. Che tanto quando si scrive Goldoni su una locandina di un teatro si traduce “attrice belloccia e ammiccante che alza la gonna”, mica altro.
Si avvertono gli spettatori fan di Umberto Tozzi, che scrisse “Gli innamorati” per il Festivalbar del 1991, che non è previsto alcun rimborso biglietto con causale “equivoco”, come fu per la precedente rappresentazione con Mariangela D’Abbraccio.
Giovedì 29 Gennaio – “Scompagine” con Nada (Teatro Puccini)
Il Teatro Puccini continua il suo 2015 superandosi costantemente, e sempre sorprendendoci. Avendo appreso da pochi giorni la notizia della scomparsa di Gian Maria Volontè, ed avendosi visto rifiutare da parte della badante l’ok per un monologo di Remo Remotti, i direttori artistici hanno scelto di puntare su un personaggio giovane e fresco, ovvero Nada.
Cantante? No, non solo. Mica Nada è la Mannoia: la rossa sta a Roma, la Nada abita in un bel casale in Maremma. Canta, suona, beve il vino rosso di ciampiniana tradizione e stavolta ci sorprende proponendosi in uno spettacolo allegro e disincantanto dove interpreta (leggiamo le note) “una donna, di età avanzata ma indefinibile, inchiodata a una vecchia poltroncina”.
Cotanto coraggio è impareggiabile, soprattutto sollazza le donne che ancora ostentano collocazioni scanzonate e di visibilità ridotta adatte solo alle dandinate radiofoniche. Questa fortissima vena la si può solo pensare leggendo il casato della Nada, Malanima, un cognome che fa impallidire Johnny Rotten: la baffuta cantantessa ci piace, in quanto scavalca con un sol balzo il millantante Ascanio Celestini collocandosi come icona oramai anche teatrale delle professoresse di lettere dei Licei statali.
Venerdì 30 Gennaio – Caro George (Teatro Cantiere Florida) vs Paolo Benvegnù (Tender Club)
Doppio appuntamento fiorentino per questo giovedì coi fiocchi: in apertura abbiamo il mitico Teatro Fonderia Florida che ci propone una piece teatrale su uno che si ammazza a guardare dei quadri ed in seconda serata, ma non troppo, un cantautore con la zazzera biondo-bianchiccia che si esibisce al Tender Club. Detto così sarebbe cinico, e questo consiglio per la notte di Firenze non vuole esserlo, almeno non troppo. Della parte teatrale in effetti non possiamo aggiungere altro, la programmazione del Florida non rende moltissimo come in altre occasioni viste le assenze sul palco di nani recitanti in ladino, contorsioniste cilene che interpretano Tina Pica e riletture di Pasolini in esperanto. Il Tender Club invece ospita Paolo Benvegnù, il quale riesce a far realizzare in questo locale l’ennesimo vincente vernissage di presenzialismo indipendente, al quale tutti parteciperanno brindando con dei Cuba Libre e tralasciando probabilmente il concerto. Ed è un peccato perché ascoltare Benvegnù dovrebbe essere quantomeno un dovere storico, visto che i suoi chiarissimi e cristallini testi sono tutt’ora usati come messaggi in codice dal contingente NATO schierato sui vari fronti bellici.
Funziona così, va bene così.
Sabato 31 Gennaio – The Venkmans live (Tender Club) vs EX-CSI live (Auditorium Flog)
Partiamo dicendo subito che al Tender suonano i Venkmans, e che bisogna esserci. Perchè a discapito del fatto che siano attualmente la band con più consonanti nel nome dopo gli INXS, sono una band che tifa Fiorentina e che suona, e bene.
Detto ciò, rivolgiamo la nostra curiosità ad uno strano fenomeno che stasera si verificherà presso l’Auditorium Flog di Firenze. Un fenomeno di strane convergenze e sostituzioni: si esibiranno gli ex CSI con alla voce Angela Baraldi. Senza nulla togliere all’ ottima Baraldi, la situazione ci ricorda molto un Fiorentina-Piacenza del 1998 dove il terzino Michele Serena venne schierato al posto di Gabriel Batistuta. Oppure ci ricorda “Novecento”, il disco dei Decibel senza Enrico Ruggeri alla voce. O peggio ancora i Pierini apocrifi senza Alvaro Vitali. Insomma se si comincia così poi si arriva che i Queen si riformano e fanno i tour con Marco Mengoni alla voce, oppure agli U2 che lasciano a casa Bono preferendogli per una reunion James Blunt. In pratica la sagra del “tengo famiglia”.
Cazzo, Giovanni Lindo Ferretti. Daje, no?