Martedì 27 gennaio il Comune di Prato partecipa alle celebrazioni per il Giorno della Memoria, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Alle 11 sarà deposta una corona d’alloro presso la lapide che si trova in prossimità del Castello dell’Imperatore, in ricordo dei cittadini pratesi deportati nei campi di sterminio nazisti. Parteciperanno il sindaco Matteo Biffoni, il Prefetto di Prato Maria Laura Simonetti, il presidente dell’ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) di Prato Giancarlo Biagini, monsignor Pierluigi Milesi in rappresentanza della Curia Diocesana e Mario Fineschi in rappresentanza della Comunità Ebraica di Firenze.
Sarà inoltre aperto per tutta la giornata, in via straordinaria, dalle 10 alle 18, il Museo della Deportazione e Resistenza, in via di Cantagallo n°250. Alle 16 è prevista una visita guidata gratuita.
Conclude la giornata di celebrazione, alle 21, nella Sala conferenze del Museo della Deportazione, lo spettacolo teatrale “La mia vita prigioniera”, a cura dell’associazione culturale “Diremare Teatro”. Con la regia di Alessandro Varrucciu, è tratto dal memoriale di deportazione del contadino toscano Elio Bartolozzi, deportato a Mauthausen e Gusen per aver prestato aiuto a due partigiani feriti. Introduce la serata Marta Baiardi, curatrice del volume “La mia vita prigioniera”, promosso dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.
Le iniziative al Museo, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, sono promosse dalla Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato in collaborazione con l’ANED di Prato.