Una giornata a porte aperte per la scuola steineriana di Prato. Conta circa 70 iscritti, provenienti da Prato, Firenze, Montecatini e Lucca. Domani apre le porte della nuova sede di via Giacomo Matteotti 65 per presentare “Tre passi nella pedagogia Waldorf”: un incontro con genitori e docenti per presentare le attività della scuola gestita dall’associazione Amaltea.  Sabato 17 gennaio, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ingresso libero.


OPEN DAYCos’è l’associazione Amaltea

L’associazione Amaltea si è costituita nel 2002, grazie a un gruppo di persone che già operavano nella città di Prato dal 1997, con l’intento di promuovere la diffusione e la pratica della pedagogia steineriana, dando vita fin da subito al Gruppo Giochi per bambini dai tre fino ai sette anni. A partire dal 2007, è stato dato inizio anche alla proposta didattica per bambini in età scolare in accordo con un percorso di educazione parentale previsto dalle norme vigenti. Inoltre, dallo scorso settembre, l’attività didattica, sempre in educazione parentale, viene organizzata anche per il triennio corrispondente alla scuola secondaria di primo grado. Il riconoscimento della preparazione degli allievi avviene in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Filippino Lippi di Prato, che alla fine dell’anno scolastico certifica il livello di preparazione raggiunto dagli allievi tramite il sostenimento di un esame. Da settembre 2014 la sede della associazione Amaltea si trova presso Villa Valaperti.


Cos’è il metodo Walford?

Il movimento pedagogico steineriano ha avuto inizio con la fondazione della prima scuola Waldorf, avvenuta a Stoccarda nel 1919 per iniziativa dell’industriale Emil Molt, proprietario della fabbrica di sigarette Waldorf Astoria. Era da poco finita la prima guerra mondiale e stava iniziando un’epoca nuova; Molt, desideroso di realizzare una scuola di tipo nuovo per i figli dei suoi dipendenti, si rivolse a Rudolf Steiner che accettò l’incarico ed organizzò l’intera scuola. La prima scuola italiana nasce a Milano nel 1949, all’indomani della seconda guerra mondiale ed è tutt’oggi operativa. Oggi le scuole steineriane di tutto il mondo sono più di duemila.

Il compito fondamentale dell’educazione nella scuola steineriana è quello di stimolare le qualità individuali, rendendole feconde per la società. Per far questo gli insegnanti e i genitori insieme rivolgono la propria attenzione a tutti quegli aspetti razionali ed affettivi, emotivi ed etici che concorrono alla formazione della personalità dei ragazzi, con strumenti adeguati secondo il momento specifico della loro crescita.


Come funziona

Nel gruppo Giochi la giornata si svolge ritmicamente in tante attività domestiche primarie come fare il pane, riordinare, cucinare cui si affiancano quelle artistiche di pittura, disegno, la maglia a dita, lavorazione della cera. Grande importanza è data al gioco libero e al racconto della fiaba che permette ai bambini di elaborare le emozioni più profonde. Intorno ai sette anni si riconoscono quelle caratteristiche utili alla vita di classe ed il bambino dimostra di poter essere guidato nell’apprendimento. Nelle classi dove si applica la didattica steineriana solitamente l’insegnamento è affidato ad un maestro unico, riconosciuto dal bambino quale figura autorevole. Le attività insegnate oltre a quelle del curricolo scolastico tradizionale sono legate all’arte: la pittura, il disegno di forma, la scultura, introdotte nelle età specifiche guidano i bambini alla conoscenza profonda delle materie di studio. Fino dalla prima classe inoltre è introdotto l’insegnamento di due lingue straniere.